Stelvio libero dalla neve, giusto in tempo per il giro d’Italia.

Durante i mesi invernali avevamo sottolineato più volte l’eccezionalità della stagione per quanto concerneva l’innevamento delle Alpi. Nonostante le temperature siano risultate ovunque sopra media, le Alpi hanno risentito di numerosi impulsi perturbati Atlantici, che hanno sovente portato accumuli nevosi fino a quote medio alte. Così, mentre in pianura ed in collina insistevano le piogge, sulle cime e sui valichi Alpini il manto nevoso continuava a crescere. Come conseguenza delle continue perturbazioni Atlantiche, in alcune zone riparate sono stati superati i 10 metri di accumulo, soprattutto nelle Alpi Carniche. Utilizzando i dati forniti dai satelliti AQUA e TERRA della NASA è possibile ricostruire una mappa che mostra la copertura nevosa presente al momento sulla catena Alpina. Sapendo che la neve riflette la maggior parte della radiazione solare che incide su di essa, è possibile costruire un algoritmo che riesce a distinguere, pixel per pixel, zone coperte da neve, nubi o terreno. Il risultato lo potete osservare nell’immagine seguente: ogni zona colorata di rosso rappresenta un’area ricoperta da neve.

Mappa della copertura nevosa ottenuta analizzando dati da satelliti polari NASA.

Mappa della copertura nevosa ottenuta analizzando dati da satelliti polari NASA. Dati ottenuti dalle immagini satellitari del 24 Maggio.

A poche settimane dall’inizio di Giugno sono iniziati i lavori per lo sgombero dei principali passi Alpini, in particolare il passo dello Stelvio, dove tra pochi giorni passerà una tappa del giro d’Italia. Osservando le immagini che giungevano dalle webcam una decina di giorni fa, lo sgombero della neve entro questi giorni sembrava una missione impossibile, tanto era il manto nevoso ancora presente a terra.

Wecam del passo dello Stelvio, lo scorso 16 maggio.

Wecam del passo dello Stelvio, lo scorso 16 maggio.

Da notare, inoltre, che con l’aumento delle temperature la neve tende a sciogliersi in superficie a causa del riscaldamento del sole, per poi scendere in profondità e ghiacciare nuovamente nelle ore notturne. In questo modo si forma uno strato di ghiaccio misto a neve che risulta di difficile rimozione. Eppure, gli sforzi congiunti di spalatori e ruspe, uniti ad un miglioramento delle condizioni meteorologiche, hanno permesso lo sgombero completo e la riapertura del passo, proprio in tempo per il prossimo 27 Maggio.

Webcam Passo dello Stelvio.

Webcam Passo dello Stelvio.

Webcam Passo dello Stelvio.

Webcam Passo dello Stelvio.

Webcam Passo dello Stelvio.

Webcam Passo dello Stelvio.

Articolo di Guido Cioni del 25 Maggio 2014 alle ore 15:14

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