Mozambico colpito nuovamente da un intenso ciclone tropicale

Soltanto poco più di un mese fa Mozambico, Zimbabwe e Malawi venivano investiti dal ciclone tropicale Idai.

Avevamo già discusso in un precedente articolo della particolarità di Idai, che nonostante si fosse formato nello stretto Canale del Mozambico a Ovest del Madagascar, aveva raggiunto la costa con un’intensità sorprendente causando centinaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati.

Ieri 25 Aprile, poco più a Nord dell’area toccata da Idai, un nuovo intenso ciclone tropicale, battezzato con il nome di Kenneth, ha fatto ‘landfall’ e sta tuttora scaricando quantità di pioggia estreme che potrebbero raggiungere accumuli superiori ai 600-700 mm entro domani!

La sua formazione questa volta è avvenuta più a Nord, nell’Oceano Indiano, e le calde acque superficiali ne hanno favorito la successiva intensificazione. Ma come Idai, anche in questo caso assistiamo ad un evento rarissimo: è la prima volta che si documenta l’arrivo di un ciclone tropicale nel Nord del Mozambico.

Infatti, se quest’anno abbiamo assistito a due eventi ravvicinati di questo tipo, in generale invece tali tempeste si esauriscono in Oceano e in pochissimi casi arrivano a raggiungere la costa africana.

Le piogge sono inoltre accompagnate da venti fortissimi con punte massime di 270 Km/h. Il ciclone è stato infatti catalogato come una categoria 4 nella scala Saffir-Simpson e ,solo in seguito al landfall, ha perso energia. Tuttavia, prima della completa dissipazione, le piogge insisteranno per alcuni giorni provocando alluvioni e frane.

Gli sfollati per ora sono ospitati in scuole e uffici pubblici ma, come sottolineato da Mark Lowcock, sottosegretario Onu per gli affari umanitari, si prospetta la necessità di una nuova grande operazione umanitaria, mentre la crisi relativa al ciclone Idai, che ha colpito tre milioni di persone, non è stata ancora minimamente risolta.