L’Alta pressione Africana sembra non avere alcuna intenzione di mettere le radici nel Mediterraneo, almeno per ora. Per questo motivo, le giornate che si stanno susseguendo risultano tipicamente primaverili e costellate da temporali improvvisi ed imprevedibili. Purtroppo, anche con tutta la tecnologia a nostra disposizione, la previsione dei temporali risulta un arduo compito anche per il meteorologo più esperto.
Nonostante oggi sia stata già una giornata abbastanza movimentata dal punto di vista dei temporali, soprattutto al Nord Est, domani il rischio potrebbe estendersi a più regioni, comprese quelle del Sud Italia. Vediamo innanzitutto la distribuzione delle precipitazioni prevista dai modelli per la giornata di domani, dividendo tra mattina (ore 00-12) e pomeriggio (ore 12-24). Nella mattinata i fenomeni più intensi saranno relegati alla dorsale Appenninica, sotto forma di celle individuali create dall’azione congiunta dell’instabilità e della forzatura orografica. L’unica caratteristica a scala regionale è costituita da una banda di precipitazioni previste sulla costa Romagnola, ma che fortunatamente si manterrà al largo.
Nonostante le precipitazioni più intense siano previste a ridosso delle montagne, il rischio temporali sarà esteso a gran parte delle regioni Italiane, come mostra la mappa per l’indice CAPE prodotta dal nostro modello. Da notare il massimo concentrato nei pochi chilometri Liguri ed i massimi distribuiti tra Emilia e Adriatico.
Nel corso del pomeriggio, soprattutto a partire dalle ore 16, i temporali inizieranno ad estendersi alle pianure del Nord Est, oltre a parte di Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Campania. La forma caratteristica dei nuclei precipitativi, che potete osservare nella mappa seguente, fa sempre pensare a celle isolate, ma molto più durature e estese di quelle mattutine.
Il rischio temporali risulterà elevato anche per queste ore, come mostra la mappa dell’indice CAPE calcolato per le ore 16.
In particolare, due zone saranno da tenere in stretta osservazione: le pianure Venete e le coste Pugliesi. A differenza della Puglia, il Veneto è interessato, così come il Friuli, da forti temporali già da giorni. Le pianure di questa regione rappresentano uno dei luoghi dove spesso si verifica convergenza di masse d’aria di entità diverse, proprio grazie alla particolare conformazione del luogo. La mappa seguente mostra l’acqua precipitabile, ovvero la quantità di acqua contenuta in una colonna di aria che sovrasta un determinato luogo. Come è facile immaginare, questo valore indica il potenziale delle piogge che si potranno sviluppare in quella determinata area, oltre ad identificare le masse d’aria più umide.
I massimi saranno raggiunti proprio sulle pianure Venete e su parte delle coste Pugliesi. Prestate quindi massima attenzione ai temporali e ai nubifragi che potrebbero conseguirne.
Località | T°C |
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Grosseto | 38° |
Sassari | 37° |
Viterbo | 36° |
Frosinone | 36° |
Nuoro | 36° |
Agrigento | 35° |
Terni | 35° |
Caserta | 35° |
Modena | 35° |
Roma | 35° |
Località | T°C |
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Belluno | 26° |
Cagliari | 27° |
Ancona | 28° |
Pescara | 28° |
Biella | 28° |
Venezia | 29° |
Campobasso | 29° |
Udine | 29° |
Trieste | 29° |
Genova | 29° |