In queste ore un intenso sistema depressionario posizionato ad Ovest della Penisola Iberica tende a muoversi velocemente verso le coste settentrionali della Francia.
Nel suo movimento verso Est, il vortice continuerà ad approfondirsi fino a raggiungere secondo le previsioni modellistiche il valore minimo di 986 hPa.
In figura si nota il ciclone (indicato con L) e le relative precipitazioni (indicate dalle regioni colorate), naturalmente concentrate nell’area instabile di bassa pressione.
La diminuzione di pressione sarà così repentina che il fenomeno probabilmente potrà essere classificato come un processo di ciclogenesi esplosiva.
La ciclogenesi esplosiva si verifica quando la pressione diminuisce (a 60 ° di latitudine) di 24 hPa in 24 ore. Questi sistemi in meteorologia sono anche comunemente noti come bombe.
Un minimo di pressione così marcato provoca un forte aumento dell’intensità dei venti che, nella giornata di domani, potranno interessare la Bretagna e la Normandia con raffiche anche superiori ai 100 Km/h.
In figura sono descritti i venti alla superficie, che come già detto, saranno particolarmente intensi lungo la costa, dalla Bretagna all’Aquitania.
In questo contesto, l’Italia se pure al riparo dall’impatto del ciclone, risentirà delle sue conseguenze indirettamente. Infatti, un minimo di pressione così vigoroso, richiama forti correnti in rotazione ciclonica, cioè in senso antiorario. In questo senso, l’Italia sarà interessata da correnti miti da Sud in risalita verso Nord, che causeranno un ulteriore aumento delle temperature sulla Penisola.
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Località | T°C |
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