Piantare miliardi di alberi è la soluzione più efficace contro il cambiamento climatico

Il ripristino della copertura arborea avrebbe il potenziale per assorbire e immagazzinare due terzi dei 300 miliardi di tonnellate di carbonio che si trova in atmosfera.

Al mondo esiste un potenziale di oltre 900 milioni di ettari di copertura arborea in aree che potrebbero sostenere naturalmente boschi e foreste. È quanto afferma un recente studio sulle possibilità di contrastare il cambiamento climatico, sottolineando che ripopolare queste aree di alberi potrebbe essere “la soluzione più efficace fino ad oggi” contro il riscaldamento globale. Come suggerisce l’analisi pubblicata su Science, durante la crescita e lo sviluppo, una tale quantità di alberi sarebbe in grado di assorbire e immagazzinare circa 205 miliardi di tonnellate di carbonio.

“Il nostro studio mostra chiaramente che il ripristino forestale è la migliore soluzione per il cambiamento climatico disponibile oggi e fornisce prove concrete per giustificare gli investimenti”, afferma Tom Crowther, autore della ricerca. “Tuttavia, ci vorranno decenni perché le nuove foreste maturino e raggiungano questo potenziale”. A tal proposito è di vitale importanza, spiega, proteggere le foreste che esistono oggi ed eliminare i combustibili fossili dalle nostre economie.

L’analisi ha utilizzato circa 80.000 immagini satellitari ad alta risoluzione di aree protette per valutare i livelli naturali di copertura degli alberi in aree che vanno dalla tundra artica alla savana, ai boschi e alle fitte foreste. Il potenziale rilevato riguarda le aree a bassa attività umana che non sono attualmente utilizzate come terreno urbano o agricolo, ma il ricollocamento della vegetazione potrebbe addirittura estendersi ad un’ulteriore fetta di terreno distribuita tra aree coltivate e urbane, generando altri 700 milioni di ettari di copertura vegetale.

Almeno due terzi dei 300 miliardi di tonnellate di carbonio di natura antropica che si trova in atmosfera potrebbe essere assorbito, ma per alcuni esperti si tratta di una quantità sovrastimata. L’attenzione, secondo questi, dovrebbe focalizzarsi non tanto sul restauro forestale quanto sull’eliminazione delle emissioni da combustibili fossili. “Le nuove foreste possono svolgere un ruolo nell’eliminazione di una parte delle emissioni di carbonio residue”, afferma il professor Simon Lewis dell’University College di Londra, “ma l’unico modo per stabilizzare il clima è che le emissioni di gas serra raggiungano lo zero netto, il che significa drastici tagli alle emissioni da combustibili fossili e alla deforestazione”.