Giugno 2019 è stato il mese più caldo dall’inizio delle misurazioni

Purtroppo il mese di giugno fa registrare un nuovo record delle temperature globali. Infatti, l’anomalia termica registrata in giugno sulla terra e sugli oceani è stata la più alta da quando sono iniziate le misurazioni, ovvero dal 1880. Questa anomalia è calcolata rispetto ad una media delle temperature effettuata dal 1910 al 2000.

Più che il valore record relativo a giugno 2019, vale la pena analizzare il grafico in alto, relativo all’intero periodo 1880-2019. Ebbene, 9 dei 10 mesi di giugno più caldi di sempre si sono verificati proprio a partire dal 2010. Il decimo si riferisce al giugno 1998.

Ma quali aree sono state le più calde?

La figura in alto può spiegarlo molto semplicemente. Le aree di colore rosso scuro sono quelle che hanno fatto registrare temperature maggiori rispetto alla media. Tra queste, l’Europa risulta una delle più calde. Se guardiamo lo stesso grafico precedente, questa volta riferito solamente all’Europa ci accorgiamo che in questa area il record di temperatura è ancora più evidente.

Si tratta di una temperatura di 2.93 °C superiore rispetto alla media dei mesi di giugno dal 1910-2000. Ma questo mese non si è contraddistinto soltanto per questo aspetto. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha sintetizzato tutti i principali avvenimenti climatici registrati a giugno. Tra tutti, si sottolinea la riduzione dell’estensione dei ghiacciai in Artico (22 % in meno rispetto alla media 1980-2010) e in Antartide (2 % in meno rispetto alla stesso periodo).

Tutti aspetti allarmanti, conseguenza diretta o indiretta dell’aumento delle temperature.