Eruzione a Stromboli, violenta come il 4 luglio

Nelle ultime ore l’esplosione del vulcano ha seminato il panico sull’isola. La situazione sembra sotto controllo, ma resta l’allerta.

A meno di due mesi dall’ultima esplosione dello Stromboli, che era costata la vita ad un giovane escursionista di Milazzo, il vulcano torna a seminare panico tra gli abitanti dell’isola situata nell’arcipelago delle Eolie. Un violento boato accompagnato da una pioggia di cenere e lapilli ha fatto pensare al peggio, mentre una colonna di fumo oscurava il cielo. È successo ieri, 28 agosto, con modalità molto simili a quelle del 4 luglio, anche se a detta di molti stavolta l’esplosione sembra essere stata più violenta. Saranno le analisi in corso a stabilire la potenza dell’evento, mentre fortunatamente non si hanno segnalazioni di danni ingenti.

Per ora la situazione vulcanica appare calma, ma permane il divieto per i trasporti turistici e gli escursionisti di transitare nella zona. Nel frattempo canadair e vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere gli incendi innescati dai lapilli che infuocavano le pendici del vulcano. A parte i roghi, che sembrano essere sotto controllo, non si registrano feriti, ma una forte preoccupazione si era scatenata nelle ultime ore.

L’evento non è stato una completa sorpresa, afferma il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, poiché l’attività dello Stromboli era stata molto intensa negli ultimi mesi. L’azione delle forze dell’ordine, della protezione civile e dei volontari è stata tempestiva, dando agli abitanti le giuste indicazioni su come comportarsi a fronte dell’esplosione. Il vulcano resta comunque sotto osservazione per sua attività imprevedibile.