Garret Black, meteorologo e aviatore dell’Air Force Hurricane Hunter, ha ripreso l’uragano Dorian, direttamente dal suo interno. Anche se è difficile da credere, grazie a particolari velivoli blindati è possibile “attraversare” un uragano e raccogliere preziosi dati sui venti, sulla temperatura e sulla variazione di pressione.
Quello che vediamo in foto è l’occhio dell’uragano, una zona priva di nubi proprio nel cuore della tempesta. L’effetto che ne deriva prende il nome di stadium effect o effetto stadio, perché l’impressione è proprio quella di essere seduti all’interno di un immenso stadio.
Ma perché gli uragani sono caratterizzati dalla presenza di un “occhio”?
Durante la formazione di un uragano, l’aria instabile circostante sale verso l’alto e viene spinta verso il centro della tempesta, il punto in cui la pressione è generalmente inferiore. In questo punto, che può essere esteso diverse decine di km, l’aria converge e ricade verso il basso. La compressione che ne deriva riscalda l’aria e fa evaporare le goccioline che formano le nubi, rendendo il cielo sereno.
Ma attenzione! Se questa zona (l’occhio) è relativamente calma, le pareti dell’occhio stesso, quelle visibili anche in foto, sono le zone più pericolose, perché caratterizzate dalla massima intensità dei venti!
Intanto, come previsto, l’uragano Dorian ha colpito le isole Abaco nell’arcipelago delle Bahamas con la sua massima intensità. L’uragano ha infatti raggiunto la categoria 5, la massima nella scala Saffir-Simpson, con raffiche di vento superiori a 300 km/h e una pressione minima di 910 mbar. Questi valori lo rendono il secondo uragano più forte di sempre in Atlantico, dopo Allen del 1980.
La sua lenta traslazione in direzione nord-occidentale amplifica i suoi devastanti effetti: in queste ore le Bahamas continuano ad essere interessate da forti venti e incessanti piogge. Qui il livello dell’acqua è aumentato di 6 m e i venti eccezionali hanno danneggiato fortemente le abitazioni e la rete elettrica.
Nelle prossime ore Dorian raggiungerà le coste della Florida, dove il livello di allerta è massima, ma che sarà interessata solo marginalmente rispetto a quanto suggerivano le previsioni dei giorni scorsi.
L’attenzione è inoltre rivolta a tutte le coste sud-orientali, dove un milione di persone sarà fatto evacuare.
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