Qualcosa nello spazio sta “uccidendo” intere galassie

Gli astrofisici stanno osservando un’anomalia nel ciclo vitale di alcune galassie, dove le stelle continuano a morire, ma non ne nascono di nuove.

Un fenomeno poco chiaro sta accadendo nello spazio remoto, dove gli astrofisici hanno osservato un declino di alcune galassie, diventate incapaci di produrre nuove stelle. Qualcosa sta “uccidendo” le galassie, spiega Toby Brown, astrofisico della McMaster, che improvvisamente sembrano ferme nel tempo, mentre le stelle esistenti muoiono lentamente, senza essere rimpiazzate da nuove stelle.

La formazione di nuove stelle, osserva Brown, è bloccata da fattori ancora sconosciuti. Nel tentativo di comprendere le origini del fenomeno, il team di Brown sta studiando il vicino Ammasso della Vergine, sperando che lì stia accadendo qualcosa di simile. Secondo le prime osservazioni le galassie coinvolte subiscono lo strano processo mentre interagiscono con altri ammassi di galassie più piccoli, ma non è chiaro il perché.

Finora sono due le ipotesi possibili secondo il team. La prima è che si stia verificando un fenomeno detto “stripping della pressione del pistone”, dove il gas che una galassia sfrutta normalmente per formare nuove stelle viene sottratto dal plasma intergalattico circostante. La seconda possibilità è l’ambiente interno dell’ammasso galattico sia troppo caldo per consentire la formazione di stelle, poiché questa richiede la condensazione di gas cosmici a temperature più basse. “Quando togli il carburante alla formazione stellare, stai uccidendo efficacemente una galassia”, afferma Brown, “trasformandola in un oggetto morto dove non nascono più stelle”.