Disastro in Indonesia, il cielo è diventato rosso fuoco

Una foschia color rosso fuoco copre il sud-est asiatico da settimane a causa degli incendi dolosi che hanno distrutto oltre 800.000 ettari di foresta pluviale.

Dal mese di luglio gli incendi in Indonesia hanno distrutto oltre 800.000 ettari di foresta pluviale, causando una tale foschia da tingere il cielo color rosso fuoco. L’enorme nube tossica ricopre il sud-est asiatico da settimane e, secondo Unicef, quasi 10 milioni di bambini sono a rischio per l’inquinamento generato dalle fiamme. Centinaia di abitanti sono stati ricoverati per problemi respiratori, mentre scuole e aeroporti sono stati chiusi. Negli ultimi giorni sono giunte anche numerose segnalazioni di decessi, tra cui 6 adulti accertati e 2 bambini.

Il governo indonesiano, però, non ha acconsentito a diffondere un dato ufficiale sulle vittime causate dagli incendi, che sono perlopiù dolosi e conseguenza di operazioni illegali fatte per dar spazio all’agricoltura, basata principalmente sulle piantagioni di palme da olio. La lunga stagione secca ha favorito il divamparsi delle fiamme, che hanno devastato gran parte del territorio e stanno ora costituendo un grosso pericolo per la salute umana.

L’incremento della domanda di olio di palma ha segnato drammaticamente queste foreste e le specie che le abitano, poiché insieme alla produzione sono aumentate anche le attività illegali. Ciò ha causato gravi perdite nella biodiversità, come per gli oranghi, che dal 2002 si stima siano diminuiti di 150.000 esemplari, e minaccia sempre più migliaia di altre specie uniche in Indonesia e Malesia.

La criticità della situazione ha scatenato le accuse contro il governo indonesiano: la Malesia in particolare ha presentato una denuncia ufficiale contro lo stato, accusandolo di non aver fatto abbastanza per domare gli incendi e di aver costretto altri paesi a subire una condizione di inquinamento drammatica. Solo questa settimana il presidente Joko Widodo ha dichiarato di aver inviato altre 5.600 persone e 52 aerei per aiutare a controllare gli incendi.