L’evoluzione del tifone Hagibis sull’Oceano Pacifico è stata estremamente rapida: nella giornata del 7 ottobre, in sole 18 ore, a partire da una tempesta tropicale il sistema si è trasformato in un potente tifone equivalente ad un uragano di categoria 4.
Nelle ultime ore il tifone si è ulteriormente intensificato facendo registrare venti medi a 260 km/h e diventando a tutti gli effetti l’equivalente di un uragano di categoria 5, la massima categoria nella scala Saffir-Simpson.
Inoltre, in queste ore, l’occhio del tifone Hagibis è estremamente ridotto e ha un diametro inferiore ai 10 km. Quando si verifica questa condizione e i venti sono particolarmente intensi, gli anelli di nubi temporalesche più esterni tendono a muoversi verso il cuore della tempesta e gradualmente “sostituiscono” il vecchio occhio del tifone con un nuovo occhio, solitamente più grande. Questo processo si chiama eyewall replacement cycle (ERC) e si verifica spesso nei cicloni più intensi. In questa fase il sistema depressionario si indebolisce temporaneamente, ma quando il nuovo occhio si forma, si assiste ad un nuovo deciso approfondimento del ciclone.
Mentre si rafforza, il tifone ha già superato le isole Marianne e si muove in direzione nord. I modelli meteorologici prevedono l’impatto dell’uragano sulle coste del Giappone nella giornata del 12 ottobre.
Le ultime proiezioni modellistiche suggeriscono però una traiettoria più orientale rispetto a quella di ieri.
Nuovi aggiornamenti saranno diffusi nelle prossime ore.
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