Usa divisi: freddo e neve ad Ovest, caldo anomalo ad Est

Negli Stati Uniti si assiste spesso a variazioni estreme del tempo meteorologico. Il territorio statunitense è infatti completamente esposto sia alle ondate di freddo provenienti da nord dal Canada, sia alle ondate di caldo provenienti da sud dal Golfo del Messico.

A differenza di quanto accade in Italia con le Alpi, le Montagne Rocciose (Rocky Mountains) ad ovest si sviluppano latitudinalmente e non possono garantire una protezione dalle masse di aria gelida in discesa da nord. Questa particolare configurazione favorisce cambi di scenario meteorologico estremamente rapidi, come sta accadendo in questi giorni.

Ad Ovest, dall’inizio di ottobre, un nucleo gelido proveniente dal Canada ha raggiunto il settore occidentale coinvolgendo inizialmente gli stati di Utah, Wyoming, Nevada e Montana. Qui, nei primi giorni del mese, si sono registrate nevicate record per il periodo.

Contemporaneamente, sul settore orientale del paese, un’area di alta pressione ha garantito tempo stabile con temperature molto elevate: a New York, la scorsa settimana sono state registrate temperature superiori ai 30°C, che rappresentano un valore record per il mese di ottobre.

Questa stessa configurazione sta persistendo anche in questi giorni: la massa di aria gelida continua a scendere in direzione sud-orientale. In Colorado, lo stato a cavallo tra la massa di aria gelida e la massa di aria molto calda, in 24 ore la temperatura è scesa di circa 30 °C.

La mappa in alto descrive le anomalie termiche a 850 hPa nella giornata di oggi: ad ovest le temperature sono di 20 °C inferiori alla media del periodo, ad est sono oltre 15 °C superiori rispetto alla media del periodo!

Tra oggi e domani l’aria fredda raggiungerà il South Dakota e North Dakota e continuerà a muoversi verso est, provocando maltempo, piogge e in alcuni casi intense nevicate.