Delle centinaia di balle di rifiuti in plastica almeno 50 provengono dall’Italia.
Secondo Greenpeace non ci sono dubbi: i rifiuti trovati in un ex distributore di benzina a Gliwice, in Polonia, provengono dall’Italia. Le etichette sui prodotti di plastica rinvenuti in una cinquantina di balle sono di noti prodotti italiani e rappresentano circa la metà dei rifiuti trovati. A conferma del fatto che le balle provengano dalla raccolta differenziata la firma ancora visibile dell’impianto di selezione italiano Di Gennaro spa, con sede a Marcianise (Caserta), che opera anche nella filiera Corepla, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo.
Il ritrovamento dei rifiuti abbandonati riconduce ad un contenzioso nato oltre un anno fa tra Polonia e Italia sullo smaltimento dei rifiuti, dove le autorità polacche sostengono che si tratti di un trasporto illegale, mentre l’Italia nega l’accaduto appellandosi alla mancanza di prove ufficiali dell’illegalità dell’operazione. La spedizione era già al centro di indagini per anomalie nella documentazione e pare non ci sia sempre un controllo serrato in tutte le fasi dello smaltimento, spiega Roberto Pennisi della Direzione nazionale antimafia.
È l’ennesimo caso di cattiva gestione di rifiuti e in particolare di quelli di plastica, che rappresentano un’enorme quantità, spiega Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia. “Ciò che abbiamo documentato in Polonia è inaccettabile e vanifica gli sforzi quotidiani di migliaia di cittadini nel separare e differenziare correttamente i rifiuti in plastica”. La soluzione, afferma Ungherese, non è soltanto riciclare, ma ridurre subito la produzione dei materiali usa e getta.
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