Incendi: per la California è allarme rosso, migliaia di persone evacuate

Danni incalcolabili nel sud dello stato, con raffiche di vento fino a 128 km/h che rischiano di peggiorare la situazione anche a nord.

La California continua a bruciare: nel sud dello stato i danni sono incalcolabili, con enormi aree boschive rase al suolo, abitazioni e edifici distrutti, scuole e università chiuse per blackout. La situazione drammatica ha fatto scattare per la prima volta l’allerta rosso e costretto ad evacuare migliaia di persone.

Nel mirino dei mega-incendi soprattutto le contee di Los Angeles, Ventura e San Bernardino, ma le raffiche di vento fino a 128 km/h potrebbero consentire alle fiamme di crescere ulteriormente anche nelle aree settentrionali. Diversi blackout hanno causato numerosi disagi e il rischio che si verifichino nuovamente interessa oltre 2 milioni di cittadini. Le interruzioni di corrente elettrica e l’avanzare degli incendi hanno inoltre obbligato alcune centrali a interrompere la fornitura a migliaia di residenti.

La portata degli incendi è stata devastante, ma nonostante la presenza di migliaia di vigili del fuoco e degli enti d’emergenza per controllare le fiamme, soltanto una piccola percentuale è stata domata, “Non penso che questo tipo di clima smetterà”, afferma Jennifer Doudna dell’Innovative Genomics Institute. “È la nuova normalità. Dobbiamo pianificare come affrontarla”.

La criticità della situazione si deve soprattutto alla crisi climatica, sostiene Michael Brune di Sierra Club, la maggiore associazione ambientalista degli Usa. “La nostra preoccupazione immediata è rivolta alla sicurezza delle persone a rischio in questo momento. La crisi climatica ha aumentato il rischio di incendi innaturalmente estesi e pericolosi”, afferma Brune. “La sicurezza a lungo termine delle nostre comunità richiede di agire contro la crisi climatica. Non possiamo permetterci ritardi”.