Una nuova immagine potrebbe riscrivere la storia della Via Lattea

Trovati i segni di una potente attività risalente a circa 1 miliardo di anni fa.

L’immagine della Via Lattea catturata dal Very Large Telescope e dall’imager HAWK-I.

La storia della nostra galassia più comunemente accettata potrebbe essere messa in dubbio da una nuova, sorprendente immagine. I dati raccolti da 700.000 stelle nella regione centrale della Via Lattea hanno rivelato informazioni sull’attività di formazione stellare che sono in contrasto con quanto si credeva fino ad ora. Analizzando la popolazione di stelle del “disco nucleare” della galassia, gli astronomi hanno dedotto infatti che potrebbero esserci due periodi principali di formazione stellare nella regione, il che contraddice la teoria di uno stato di costante formazione.

Le nuove immagini sono state catturate grazie all’imager ad alta acuità K-band (HAWK-I) sul Very Large Telescope (VLT) in Cile, che è in grado di ricostruire il cosmo con bande a infrarossi vicine, consentendo di scrutare gas densi e detriti e tradurli in immagine. Lo studio, pubblicato su Nature Astronomy, suggerisce che il passato della Via Lattea sia stato caratterizzato da un periodo di boom di formazione stellare fino ai 5 miliardi di anni di vita circa, durante il quale è nato l’80% delle stelle della galassia. In seguito, però, la formazione stellare si sarebbe fermata, attraversando uno stato quiescente, per poi subire un enorme nuovo incremento soltanto 1 miliardo di anni fa, quando il 5% circa della massa stellare è improvvisamente scoppiata.

Probabilmente, spiega Francisco Nogueras-Lara, primo autore della ricerca, questo scoppio di attività, che deve aver provocato l’esplosione di oltre centomila supernove, è stato uno degli eventi più energici dell’intera storia della Via Lattea. Il grande buco nero, Sagittarius A, potrebbe infatti aver acquisito gran parte della sua massa durante la prima fase di formazione stellare della galassia.

Il modo in cui la Via Lattea sia evoluta nello stato attuale è una questione piuttosto controversa e la nuova teoria sulla sua formazione stellare va presa con cautela, osserva Michael Brown, un astronomo osservatore presso la Monash University di Melbourne. “Il fatto che popolazioni di stelle siano nate ininterrottamente per miliardi di anni o in una serie di esplosioni più brevi è un argomento di lunga data in astronomia”, afferma.  Non è facile identificare la massiccia esplosione di attività di un miliardo di anni fa, avverte, per cui sono senz’altro necessari ulteriori studi prima di riscrivere la storia della nostra galassia.

Articolo di Erika del 17 Dicembre 2019 alle ore 17:50

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