Analisi medio-lungo termine: possibile irruzione fredda negli ultimissimi giorni dell’anno?

Cambio di circolazione a partire dal Natale su scala europea: tendenza ad un blocco delle correnti zonali atlantiche a causa dell’espansione di un campo di alta pressione, in successiva elevazione verso nord-est in direzione dell’Europa occidentale e parte della Scandinava. Tale manovra andrà a provocare la discesa di correnti artiche molto fredde sull’Europa orientale, con possibile coinvolgimento anche dell’Italia, segnatamente i settori centro-meridionali adriatici…

Nei primissimi giorni del mese di Dicembre, nei due articoli di analisi strato-tropo sull’inverno 2019-20 (qui 1) (qui 2), avevamo indicato un temporaneo rallentamento delle velocità zonali per l’inizio del mese di Dicembre che ha favorito, come da previsione, la prima irruzione artica, dapprima sull’Europa orientale ad inizio mese e poi anche sull’Italia nel target 10-14 dicembre con la prima neve in montagna sugli Appennini e fino a bassissima quota al nord. Dopo tale fase indicammo una nuova ripresa delle velocità zonali proprio da metà mese e fino almeno al Natale, con nuovo periodo molto mite per la nostra Penisola con circolazioni zonali, contraddistinte dall’alternarsi tra campi di alta pressione sub-tropicali e perturbazioni atlantiche anche forti, come quelle che hanno attraversato l’Italia nell’ultimo weekend. Tutto, dunque, è andato come previsto in analisi nelle modalità e target temporali indicati. A tal proposito concludemmo, poi, con un interrogativo: “Per l’ultima settimana di Dicembre saranno possibili irruzioni fredde meridiane e antizonali, figlie di un cambiamento circolatorio a scala europea, oppure continuerà la mitezza ricominciata da metà mese, contraddistinta da circolazioni zonali atlantiche?”

Bene… possiamo sciogliere questo interrogativo. A partire proprio dal giorno di Natale avremo un cambiamento di circolazione su scala europea, contraddistinto da un campo di alta pressione di matrice sub-tropicale che tenderà ad espandersi sull’Italia garantendo, per le giornate della Vigilia, Natale e Santo Stefano, stabilità e soleggiamento con assenza di precipitazioni e con temperature oltre la norma al centro-nord, pressochè in media sul centro-sud adriatico.

Configurazione barica, su scala emisferica, prevista per le ore serali del 24 dicembre. GFS – Meteociel –

Dopo tali giornate il suddetto campo di alta pressione tenderà ad elevarsi verso nord-est, in direzione dell’Europa occidentale e parte della Scandinavia, provocando la discesa, sul suo bordo orientale, di una massa di aria fredda di origine artica sull’Europa orientale che andrà parzialmente anche a continentalizzarsi. Siamo tra il 29 e 31 dicembre

E l’Italia?

Diciamo che per quanto riguarderà il nord e il centro Tirreno non vi saranno mutamenti degni di nota nel senso che continuerà la stabilità, dettata dall’alta pressione, in un contesto più freddo e ventoso, specie al nord-est e centro Tirreno. Per il centro-sud adriatico, invece, le cose potrebbero essere un po’ diverse, essendo maggiormente esposto e vicino a tale discesa fredda. Sicuramente al centro-sud il calo termico sarà decisamente maggiore rispetto al nord Italia e centro Tirreno, ma i modelli meteorologici devono ancora quantificare bene il tutto e mostrano incertezza, dato comunque che siamo ancora a 6-7 giorni e dato che parliamo di configurazioni antizonali e quindi di più difficile lettura per un modello meteorologico. Se difatti dovesse esserci maggiore penetrazione verso ovest da parte della massa di aria fredda artica, con un’alta pressione non troppo invadente verso est, le nostre regioni centro-meridionali adriatiche potrebbero assistere non solo ad un calo termico, ma si aggiungerebbe la possibilità anche per delle nevicate fino a quote basse o molto basse, con entrata di isoterme a 850hpa (1450 mt) ancora più fredde e anche inferiori ai -5/-6°C. I prossimi run modellistici chiariranno, in tal senso, il destino delle nostre regioni centro-meridionali adriatiche per il target temporale 29-31 dicembre. Ecco a tal proposito le cartine attuali deterministiche dei due principali modelli GFS e ECMWF insieme alle loro relative Ensamble che confermano, ad ora, il netto calo termico atteso nei giorni 29-30 dicembre, sopratutto al centro-sud:

Configurazione barica, su scala emisferica, prevista per il 29 dicembre. GFS – Meteociel –
Distribuzione termica a 850 hpa (1450 mt) su scala emisferica prevista per la giornata del 29 dicembre. GFS- Meteociel –
Configurazione barica, su scala emisferica, prevista per il 29 dicembre. ECMWF – Meteociel –
Distribuzione termica a 850 hpa (1450 mt) su scala emisferica prevista per la giornata del 29 dicembre. ECMWF – Meteociel –
Ensamble ECMWF temperature 850 hpa (1450 mt). Fonte: meteociel
Ensamble GFS temperature 850 hpa (1450 mt). Fonte: meteociel

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Articolo di Alberto Fucci del 24 Dicembre 2019 alle ore 02:09

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