Gli ultimi dati relativi alla fine di gennaio e alla prima parte di febbraio confermano un incremento dell’estensione del ghiaccio marino artico. In particolare, si tratta della più grande estensione raggiunta dal ghiaccio artico (all’inizio di febbraio) degli ultimi 11 anni.
Il dato è in controtendenza rispetto al trend degli ultimi anni ma per una sua corretta interpretazione è bene chiarire le cause del fenomeno.
Questo inverno è stato caratterizzato da un vortice polare estremamente compatto, così come descritto dall’andamento dell’indice AO. In queste condizioni, l’aria fredda polare rimane intrappolata alle alte latitudini e le irruzioni gelide alle medie latitudini risultano molto più rare. Di conseguenza, le temperature polari si sono mantenute vicino ai valori della climatologia per un lungo periodo favorendo l’aumento dell’estensione dei ghiacci.
Da un punto di vista globale, le dinamiche del vortice polare hanno determinato un inverno con temperature sopra media alle medie e basse latitudini dell’emisfero nord: gennaio è risultato il più caldo di sempre in Europa da quando sono iniziate le rilevazioni.
Un dato fondamentale che deriva da questa analisi è il seguente: nonostante le condizioni particolarmente favorevoli alla crescita del ghiaccio artico, la sua estensione rimane comunque inferiore rispetto alla media calcolata sugli anni che vanno dal 1981 al 2010 (vedi grafico in alto). Allo stesso modo, il dato dello spessore del ghiaccio di questo inverno rimane coerente con la diminuzione costante registrata ormai da più di 30 anni.
Località | T°C |
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Agrigento | 26° |
Latina | 25° |
Taranto | 25° |
Roma | 25° |
Ragusa | 24° |
Crotone | 24° |
Catanzaro | 24° |
Lecce | 24° |
Località | T°C |
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L'aquila | 14° |
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Aosta | 15° |
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