Dalla giornata di sabato le isole Canarie sono state raggiunte da un intenso ed eccezionale trasporto di sabbia dal Sahara. Questo fenomeno è stato innescato dalla presenza di un robusto campo di alta pressione sull’Europa centro-occidentale e, simultaneamente, dalla formazione di un sistema depressionario sulle isole Canarie.
In queste condizioni, l’aria calda e secca proveniente dal Marocco viene sospinta ad est, verso l’Oceano Atlantico, in direzione delle isole Canarie (vedi immagine).
Il fenomeno prende il nome di Saharian Air Layer e produce una stratificazione tra la massa di aria atlantica, presente nei bassi strati dell’atmosfera, e la sovrastante massa di aria calda di origine sahariana. A causa di questo effetto, il profilo di temperatura mostra un’inversione: ad una determinata quota, la temperatura aumenta invece di diminuire.
Il continuo richiamo di aria calda ha inoltre determinato un successivo rapido aumento delle temperature al suolo, che in alcune aree hanno superato i 30 gradi. Le alte temperature unite ai forti venti hanno inoltre favorito lo sviluppo e la diffusione degli incendi, soprattutto nell’isola di Gran Canaria.
Quando l’aria sahariana raggiunge le isole Canarie, il fenomeno è comunemente noto come “Calima”: il cielo assume una colorazione rossastra e in alcuni casi, come sta accadendo in questi giorni, la visibilità risulta drasticamente ridotta. Nella giornata di ieri sono stati registrati diversi disagi al traffico aereo e anche oggi l’aeroporto di Tenerife Sud non è stato operativo.
La situazione tenderà a migliorare a partire dalla giornata di domani.
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