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La Nasa annuncia il passaggio dell’enorme roccia a 6 milioni di chilometri di distanza da noi.
È grande come l’Everest e viaggia ad una velocità di 8,7 chilometri al secondo: è l’asteroide 1998 OR2, che il 29 aprile passerà accanto alla Terra ad una distanza di 6 milioni di chilometri. Scoperto nel 1998, il mega asteroide potrebbe preoccupare per la sua grandezza, stimata tra 1,7 e 4 chilometri, ma le probabilità di un impatto con il nostro pianeta, per fortuna, sono piuttosto scarse. Una collisione simile sarebbe devastante, trattandosi di uno degli oggetti spaziali più grandi che abbiano attraversato il nostro pianeta da decenni.
Secondo gli esperti, la possibilità che un asteroide colpisca la Terra nei prossimi 100 anni si aggira attorno a una su 50.000. Ma si tratta di un rischio concreto, sottolinea Jim Bridenstine, direttore della Nasa, “più grande di quanto si pensi”. Durante il suo intervento alla conferenza sulla Difesa Planetaria dell’Accademia Internazionale di Aeronautica l’anno scorso, Bridenstine ha ricordato l’esplosione di un meteorite avvenuta nel 2013 a Chelyabinsk, in Russia, i cui detriti arrivarono a frantumare le finestre di molti edifici sottostanti e a causare diversi danni. “Vorrei poter dire che questi sono eventi rarissimi, ma non è così”, ha dichiarato. Eventi simili si verificano ogni 60 anni circa, motivo per il quale la Nasa sta da tempo studiando dei piani di evacuazione o deviazione degli oggetti spaziali nell’eventualità di un impatto.
Un asteroide in particolare è sotto stretta osservazione da parte dei ricercatori: si tratta di 6478 Gault, noto per il suo colore blu e per la sua estrema velocità di rotazione, oltre che per la sua grandezza di circa 5 chilometri. L’asteroide in questione si muove così in fretta da perdere frammenti nello spazio, il che potrebbe potenzialmente condurlo all’autodistruzione. Si trova a circa 282 milioni di chilometri dalla Terra e completa ogni giro su se stesso nell’arco di 3 ore e mezzo. Secondo gli astronomi, la colorazione bluastra è dovuta proprio alla velocità di rotazione, un’estrema rarità per gli asteroidi.
In generale, le probabilità di un impatto sembrano legate più ad asteroidi di piccole dimensioni, classificati come meteoriti, che in sostanza sono frammenti di asteroidi. Diversi avvenimenti simili hanno creato danni in passato, fortunatamente senza causare vittime. Ma pare che per il momento possiamo stare tranquilli, almeno sul fronte “spaziale”.
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