Turismo fermo in Thailandia, le scimmie invadono le strade in cerca di cibo

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Centinaia di scimmie si sono riversate nella città di Lopburi, rimasta deserta a causa delle restrizioni per il coronavirus.

Lo stop al turismo in Thailandia a causa del coronavirus sta dando vita ad un fenomeno insolito quanto preoccupante: centinaia di scimmie hanno letteralmente invaso le strade di Lopburi, a nord-est di Bangkok, alla ricerca disperata di cibo. La totale assenza di turisti nella zona per le restrizioni imposte ha significato la fame per questi animali, che da un giorno all’altro si sono trovati a fare i conti con la mancanza della loro fonte primaria di sostentamento.

Numerose foto ritraggono i gruppi di animali disorientati e in difficoltà, troppo abituati ad un equilibrio innaturale originato dalla presenza umana. Un evento su cui riflettere, sia per le estreme condizioni create dal virus e le sue conseguenze più impensabili, sia per la forte influenza che l’uomo è in grado di esercitare su qualsiasi ecosistema. La sopravvivenza di questa popolazione di scimmie potrebbe ora non essere scontata, come anche le conseguenze a lungo termine sulle aree che ospitano i numerosissimi animali affamati.

Una rottura prolungata di certi equilibri potrebbe avere conseguenze inaspettate non solo in regioni popolate da animali selvatici, ma in qualsiasi centro abitato. Non è escluso che un fenomeno simile possa verificarsi in Europa, ad esempio, dove i piccioni popolano le grandi piazze normalmente affollate di turisti. Oppure a New York, dove regna una delle più grandi popolazioni di ratti al mondo. Gestire invasioni di questo tipo non sarebbe affatto facile. Quanto alle scimmie di Lopburi, resta da capire se riusciranno a cavarsela da sole o se sarà necessario l’intervento umano.