Ondata di freddo intenso tra il 23 e il 26 marzo con neve a quote basse? Probabilità in ascesa!

Aumentano di giorno in giorno le possibilità di un imponente ritorno dell’inverno sulla nostra Penisola, a causa di un’irruzione di aria molto fredda proveniente dalla Russia e dall’Europa orientale, che andrebbe a provocare un fortissimo calo delle temperature e il possibile ritorno della neve fino a quote basse.

Diventa sempre più probabile, giorno dopo giorno, un radicale cambiamento meteorologico sulla nostra Penisolanel corso della prossima settimana, segnatamente tra lunedì 23 e giovedì 26 marzo. Nello specifico un campo di alta pressione di origine azzorriana, a partire dal prossimo weekend, tenderà ad espandersi sull’Europa occidentale, finendo poi per puntare anche verso nord-est, raggiungendo tutta la Penisola Scandinava. Tale movimento causerà la discesa di una massa di aria gelida di origine artico-continentale che dalla lontana Russia tenderà a muoversi in moto retrogrado e antizonale (da nord-est verso sud-ovest) in direzione dell’Europa orientale e dell’Italia:

Configurazione barica, su scala emisferica, prevista per lunedì 23 marzo. ECMWF – Meteociel –
Distribuzione termica a 850hpa (1450 mt), su scala emisferica, prevista per martedì 24 marzo. ECMWF – Meteociel –

E’ un segnale che sta ad indicare un Vortice Polare che inizia ad indebolirsi dopo un trimestre invernale davvero da record per compattezza e fortezza. Anche in Stratosfera si scorge, difatti, attualmente, un Warming (riscaldamento) in area polare, ovvero proprio in quell’area dove il Vortice Polare si era “arroccato prepotentemente” durante il trimestre invernale. Conseguenzialmente anche le velocità dei venti zonali a latitudini polari stratosferiche saranno in calo, ragione per la quale lo slancio alto-pressorio azzorriano potrà trovare terreno fertile verso nord-est, raggiungendo, come già detto, anche tutta la Penisola Scandinava (SCAND+) e fungendo da blocco per le correnti zonali. Ecco delle cartine e grafici strato-tropo a tal riguardo:

Distribuzione termica in Stratosfera a 10hpa, su scala emisferica. GFS – Meteociel –
Andamento della velocità dei venti zonali a latitudini polari stratosferiche (10hPa 65°N). Fonte: Hannah E. Attard

Scendendo maggiormente nei dettagli circa l’irruzione fredda sulla nostra Penisola, la quale ha possibilità anche di diventare gelida, è da dire che mancando ancora 6-7 giorni dovranno delinearsi meglio ancora molti dettagli nei prossimi aggiornamenti, tra i quali l’intensità e quindi di quanto davvero le temperature caleranno, nonché la tipologia precisa di entrata della massa gelida sulla nostra Penisola a 500hpa, dalla quale poi scaturirà anche l’eventuale distribuzione delle precipitazioni. Ad oggi l’autorevole centro di calcolo europeo ECMWF propende per un’interessamento diretto della nostra Penisola con entrata da est della massa gelida che andrebbe ad interessare con molta veemenza in modo particolare le regioni adriatiche, soprattutto quelle settentrionali e centrali, ma anche parte di quelle meridionali con isoterme a 850hpa (1450 mt) fino a -10/-11°C. Vi mostriamo una cartina odierna di ECMWF con zoom sull’Italia:

Distribuzione termica a 850hpa (1450 mt) prevista per il 24 marzo. ECMWF – Meteociel –

Se davvero si dovesse confermare una simile intensità anche negli aggiornamenti modellistici dei prossimi giorni si tratterebbe di un’irruzione che sarebbe molto notevole anche se fossimo in pieno inverno.

Ma come detto siamo ancora a 6-7 giorni di distanza dall’irruzione fredda e sappiamo che queste configurazioni retrograde e antizonali sono molto ostiche da inquadrare con precisione da parte della modellistica previsionale. Inoltre per tali distanze temporali non basta osservare i run deterministici dei modelli, ma bisogna saper analizzare anche e soprattutto le loro ENSAMBLE. A tal riguardo andiamo ad allegare 3 Ensamble di ECMWF indicanti 3 diverse zone dell’Italia e la relativa cartina modellistica termica di Ensamble su scala europea:

Trieste – Ensamble ECMWF delle temperature a 850hpa (1450 mt). Fonte: Meteociel
Ascoli Piceno – Ensamble ECMWF delle temperature a 850hpa (1450 mt). Fonte: Meteociel
Napoli – Ensamble ECMWF delle temperature a 850hpa (1450 mt). Fonte: Meteociel
Ensamble ECMWF temperature a 850hpa (1450 mt). ECMWF – Meteociel –

Notiamo come l’area più colpita della nostra Penisola potrebbe essere, ad ora, il centro-nord Adriatico, ma con intensità ancora tutte da stabilire, in quanto lo spread relativo alle perturbazioni del modello è ancora ampio. Si nota certamente una tendenza al calo delle Ensamble, specie nelle aree menzionate poco prima, ma è ancora azzardato fare previsioni precise circa l’entità dell’irruzione e le eventuali precipitazioni, che potrebbero anche essere nevose fino a quote molto basse sul versante adriatico centro-settentrionale e centrale, qualora venissero confermate tali carte deterministiche e tali Ensamble (ad oggi è solo un ipotesi). Ma ci sarà tempo per chiarire meglio l’evoluzione modellistica dei prossimi giorni e conseguenti dettagli termici e precipitativi. Restate connessi su Meteo in Diretta e non perdetevi i prossimi aggiornamenti.

Articolo di Alberto Fucci del 18 Marzo 2020 alle ore 19:03

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