Foresta amazzonica: nel mese di luglio registrati più di 40.000 incendi

Ogni anno in Amazzonia tra maggio e settembre si registrano decine di migliaia di incendi che riducono drasticamente la superficie occupata dalla più grande foresta fluviale del pianeta. La maggior parte degli incendi è causata illegalmente da agricoltori e allevatori locali per estendere le attività agricole e le coltivazioni.

Lo scorso anno ha segnato un notevole incremento del numero di incendi rispetto agli anni precedenti: il 20 agosto del 2019 erano stati registrati più di 70.000 incendi in tutta la foresta Amazzonica. Nonostante l’elevatissimo numero di incendi, il 2019 non rappresenta il record assoluto degli ultimi anni.

I dati provenienti da MODIS, presente sui satelliti AQUA e TERRA, disponibili dal 2003 evidenziano la più intensa attività di deforestazione avvenuta tra il 2003 e il 2008 (vedi immagine in basso). Il 2019 (linea nera) definisce valori superiori rispetto agli ultimi anni ma ben al di sotto rispetto al periodo 2003-2008.


Valori relativi agli incendi di luglio-agosto degli ultimi anni calcolati da dati MODIS. FONTE: Global Fire Emissions Database

Anche quest’anno la situazione non mostra un cambio di tendenza: in Brasile all’inizio di agosto il numero di incendi ha addirittura superato quello del 2019 per poi mostrare una sensibile riduzione nei giorni successivi.


Valori relativi agli incendi di luglio-agosto degli ultimi anni calcolati da dati MODIS. FONTE: Global Fire Emissions Database

Un così elevato numero di incendi è in grado di liberare una notevole quantità di gas pericolosi in atmosfera tra cui il monossido di carbonio (CO) e il diossido di carbonio o anidride carbonica. Il monossido di carbonio descritto dal modello GEOS-5 della NASA mostra elevate concentrazioni non solo sulle aree direttamente interessate dagli incendi ma anche sull‘Oceano Atlantico e sul Pacifico. Nei prossimi giorni le particelle liberate dagli incendi si estenderanno su tutto l’emisfero australe raggiungendo anche l’Australia.

Simulazione della concentrazione di monossido di carbonio. Fonte: Severe Weather Europe
Articolo di Stefano Della Fera del 16 Agosto 2020 alle ore 11:04

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