La Groenlandia sul punto di non ritorno, nuovo record assoluto di scioglimento dei ghiacci

Tempo di lettura: 3 minuti.

Nel 2019 la calotta glaciale della Groenlandia ha perso mezzo trilione di tonnellate di ghiaccio. Ma a preoccupare sono i dati a lungo termine.

Soltanto l’anno scorso, la grande calotta glaciale della Groenlandia ha perso 532 miliardi di tonnellate di ghiaccio, registrando un nuovo record di scioglimento. A dirlo sono i risultati pubblicati sulla rivista Communications Earth & Environment, secondo i quali la perdita di massa del 2019 stabilisce un nuovo dato allarmante sull’innalzamento del livello del mare.   

Si tratta di altri 3 milioni di tonnellate di acqua che fluiscono negli oceani del mondo ogni giorno, pari a 6 piscine olimpioniche ogni secondo. Nel 2019, la perdita di ghiaccio marino in Groenlandia è stata la principale causa di innalzamento del livello del mare globale, con il 40% del totale, hanno riferito  i ricercatori. Rispetto al record del 2012, la perdita di massa glaciale dello scorso anno è stata superiore almeno del 15%, sebbene i dati più allarmanti si riferiscano alle tendenze a lungo termine.

“Gli anni di perdite record si concentrano tutti nell’ultimo decennio”, fa notare all’Agence France Presse (AFP) l’autore principale dello studio Ingo Sasgen, glaciologo presso il centro Helmholtze per la ricerca polare e marina in Germania. Se tutta la calotta glaciale della Groenlandia si sciogliesse, il livello degli oceani globali aumenterebbe di 7 metri circa. Ma anche quello che potremmo considerare un più modesto innalzamento di un paio di metri sarebbe sufficiente per modificare radicalmente le coste del mondo e rendere inabitabili territori oggi occupati da centinaia di milioni di persone.

La calotta glaciale della Groenlandia, grande 3 volte la Francia, fino al 2000 accumulava mediamente tanta massa quanta ne perdeva. Ma negli ultimi due decenni, l’aumento crescente delle temperature e il cambiamento dei modelli meteorologici ha sconvolto questo equilibrio, riducendo le nevicate e accelerando lo scioglimento dei ghiacci. Secondo lo studio, che si basa su quasi 20 anni di dati satellitari, il divario sta aumentando ai due poli della Terra.

Nel 2019, la calotta ha perso in totale 1,13 trilioni di tonnellate di ghiaccio, guadagnando soltanto 600 miliardi di tonnellate attraverso le precipitazioni. Secondo alcuni esperti, la calotta della Groenlandia ha già superato il punto cruciale ed è ora destinata a scomparire, anche se non è chiaro su quale scala temporale. Sasgen ritiene che sia precoce affermare che la calotta abbia raggiunto il punto di non ritorno, ma sottolinea che probabilmente continuerà a perdere massa consistente, anche negli anni più freddi.

Lo scioglimento dei ghiacci nella regione avrebbe inoltre un potenziale impatto sull’Oscillazione Nord Atlantica, avverte l’oceanografo della della Scottish Association for Marine Science, Stuart Cunningham, la corrente che preserva le temperature dell’Europa nord-occidentale di 5-10 gradi più rispetto a latitudini simili in altre parti del mondo. “I modelli climatici mostrano che questa circolazione può essere interrotta aggiungendo acqua di fusione al Nord Atlantico”, ha affermato, sottolineando che ciò è accaduto durante la fine dell’ultima era glaciale. “Questo punto di svolta nel sistema climatico è uno dei potenziali disastri che dobbiamo affrontare”.

Dal 1992 al 2018, la Groenlandia ha perso circa 4 trilioni di tonnellate di massa glaciale, provocando un aumento del livello medio del mare di 11 millimetri, secondo uno studio di dicembre 2019 pubblicato su Nature.