California: gli incendi peggiori di sempre, in più l’emergenza Covid-19

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In questi giorni la California sta facendo i conti con alcuni dei peggiori incendi che abbiano colpito la zona, che hanno costretto decine di migliaia di persone a lasciare le loro abitazioni, mentre le fiamme hanno raso al suolo già 400.000 ettari di terreno. Il maltempo e le forti raffiche di vento previste nei prossimi giorni non lasciano ben sperare per lo stato, che l’anno scorso ha vissuto momenti drammatici a causa degli incendi devastanti.

La scorsa settimana migliaia di fulmini hanno colpito diverse aree della California, innescando dei roghi che hanno coperto la regione di fumo e catapultando in poco tempo la zona in una situazione più critica del 2019. Il bilancio agli inizi della stagione degli incendi – che in media si considera da agosto a novembre – è già considerato eccezionale, con migliaia di vigili del fuoco già all’attivo.

Secondo quanto annunciato dal National Weather Service, i temporali secchi potrebbero favorire ulteriori incendi, aggiungendo che “gli Stati Uniti occidentali e le Grandi Pianure sono avvolti da una vasta area di fumo”. La bandiera rossa al momento copre buona parte della California settentrionale e centrale, mentre le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza per il Paese.

Le condizioni attuali potrebbero “causare venti irregolari, comportamento estremo del fuoco negli incendi attivi e stabilire i presupposti per lo sviluppo di nuovi incendi”, si legge sul sito web CalFire. La situazione nelle aree interessate è molto tesa, con serie difficoltà nel domare gli incendi che stanno devastando il territorio e causando disagi agli abitanti.

Per ora gli incendi attivi sono centinaia – oltre 20 i più estesi, con 2.600 vigili del fuoco impegnati nei due incendi maggiori, su 14.000 operatori circa in tutta la zona critica. Per far fronte alla situazione drammatica, hanno risposto alle richieste d’aiuto della California diversi stati occidentali, ma anche il Canada e l’Australia, inviando operatori e attrezzature extra.

I due incendi più estesi hanno colpito l’area della Baia di San Francisco, bruciando circa 680.000 acri e distruggendo oltre 850 strutture. Sono al secondo e al terzo posto dei peggiori incendi della storia della California, per ora contenuti soltanto per il 10% e per il 17%. Almeno 5 vittime sono per ora collegate alle fiamme, che hanno inoltre danneggiato riserve naturali, edifici e monumenti storici.

Dalle aree critiche sono state evacuate circa 119.000 persone, molte delle quali stanno esitando a recarsi nei centri di accoglienza allestiti dalle autorità a causa dei rischi legati al coronavirus. La California è infatti uno degli stati americani che contano più contagi e si trova adesso ad affrontare un doppio incubo, con oltre mezzo milione di casi ed enormi nuvole di fumo tossico che incombono sulla regione.