Lo strano aspetto delle macchie solari svelato da nuove incredibili immagini

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Le immagini del telescopio GREGOR sono le più dettagliate finora, con dettagli della grandezza reale fino a 50 km circa.

Gli scienziati tedeschi hanno appena ultimato l’aggiornamento di uno dei più potenti osservatori solari al mondo, il telescopio GREGOR, situato nell’Osservatorio Teide nelle isole Canarie. Il risultato è una serie di nuove incredibili immagini ad alta risoluzione della superficie solare vista da vicino, le più dettagliate finora. L’aspetto delle macchie solari in particolare potrebbe apparire quasi inquietante, con grandi bocche scure e profonde immerse in una distesa di granuli solari.

I granuli solari immortalati ad una lunghezza d’onda di 516 nm. Immagine: KIS.

Dalle nuove immagini del telescopio è possibile distinguere dettagli della grandezza fino a 50 km, tra l’intensa attività della torbida superficie del Sole. Ciò che mostrano le immagini sono i granuli solari, ovvero le parti superiori delle celle di convezione del plasma solare. La parte centrale di ogni granulo appare più chiara per il plasma caldo che sale dal basso, mentre i bordi più scuri indicano la ricaduta del plasma in profondità muovendosi verso l’esterno. Sebbene l’aspetto sia simile a dei pop-corn, un granulo  ha un diametro medio di 1.500 km.

Altre immagini mostrano in dettaglio una macchia solare che il 30 luglio 2020 ha scurito la superficie del Sole. Le macchie solari sono regioni di particolare interesse per gli esperti, poiché determinano un cambio temporaneo nel campo magnetico del Sole – di maggiore forza – inibendo la normale attività di convezione superficiale di questo. Le macchie appaiono più scure perché più fredde rispetto alla materia solare.

Una macchia solare, l’origine dei brillamenti solari, scattata alla lunghezza d’onda di 430 nm. Immagine: KIS.

Le interruzioni e le riconnessioni magnetiche che caratterizzano le macchie solari si traducono in abbondante rilascio di energia, producendo enormi espulsioni di massa coronale, che potenzialmente potrebbe avere effetti sulle comunicazioni satellitari sulla Terra. Per questo motivo, immagini come quelle ottenute da GREGOR e altri osservatori solari ad altra risoluzione sono fondamentali per comprendere meglio i processi che avvengono nella nostra grande stella.

Articolo di Erika del 08 Settembre 2020 alle ore 11:58

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