Come da previsione, il profondo vortice ciclonico presente sul Mar Ionio ha continuato ad approfondirsi nelle ultime ore. Il ciclone ha assunto, in modo ancora più definito, tutte le caratteristiche di un “uragano mediterraneo”. La struttura è caratterizzata da un nucleo caldo e mostra chiaramente il suo “occhio” attorno al quale si sviluppano imponenti nubi torreggianti.
La struttura è sorprendentemente simmetrica anche se sono presenti meno nubi sul lato meridionale del ciclone a causa dei forti venti in quota in questa area. E’ sorprendente poter osservare tempeste di questa portata sul Mediterraneo, un bacino limitato e semi-chiuso, circondato dalla terraferma. Nonostante l’interazione del ciclone con l’orografia della Grecia, il sistema continua ad intensificarsi alimentato dal calore proveniente dalle calde acque superficiali.
La pressione interna del sistema è pari a 994 hPa e la fase di massima intensificazione è attesa proprio per le prossime ore, quando la pressione potrebbe sfiorare i 980 hPa! Si registrano già venti superiori ai 100 km/h con raffiche superiori ai 150 km/h. Manca l’ufficialità, ma l’intensità dei venti della tempesta porterà con molta probabilità a classificare il sistema depressionario come un uragano di categoria 1 nella scala Saffir-Simpson.
L’Italia è stata interessata solo marginalmente dal ciclone che ha però provocato forti disagi sulla Calabria Ionica: nel corso delle prime ore della mattinata sono stati registrati150 mm di pioggia sul basso crotonese! I modelli ad alta risoluzione avevano previsto fenomeni intensi in questa are per la giornata odierna (vedi la simulazione del modello MOLOCH). Le piogge hanno poi interessato anche la Campania, la Puglia e la Basilicata. I fenomeni si stanno attenuando gradualmente man mano che il ciclone muove verso est.
Infatti, dopo aver sfiorato l’estremo sud della Penisola, il medicane si muove lentamente verso la Grecia dove purtroppo produrrà gli effetti più devastanti. Allerta massima per le coste occidentali, in particolare per le isole di Corfù e Zante, le più esposte alla tempesta. Qui, i venti potrebbero sfiorare i 200 km/h e le piogge potrebbero raggiungere i 300 mm cumulati in poche ore! La mareggiata prodotta da questi venti estremi investirà le coste greche con onde alte più di 6 metri.
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