Tempo di lettura: 1 minuto.
Secondo il rapporto Unep, soltanto l’inquinamento atmosferico nel bacino causa 228mila vittime all’anno.
Si rischia il punto di non ritorno nel Mediterraneo, con 730 tonnellate di plastica riversate in mare ogni anno, la biodiversità in declino e il clima che si sta riscaldando del 20% più velocemente rispetto alla media globale. Uno dei dati più allarmanti, secondo il nuovo rapporto Unep sulle condizioni ambientali nella regione, riguarda l’impatto sulla salute umana: il 15% dei decessi è attribuibile a fattori ambientali, con oltre 228.000 morti per il solo inquinamento atmosferico.
Il rapporto, presentato in occasione della Settimana Verde Europea, è un avvertimento sullo stato del bacino che sta andando incontro a “danni irreversibili”, se non si inverte subito la rotta. Il quadro allarmante comprende un aumento della disuguaglianza sociale, la costante perdita di biodiversità, la crescita della popolazione di specie aliene, la pressione sugli ecosistemi e la crisi climatica che minacciano la regione.
“I progressi ci sono stati”, ha affermato il coordinatore del rapporto François Berqui, direttore del Plan Bleu, “ma i risultati non sono stati sufficienti”. Il documento deve essere una “sveglia per i leader politici” dei paesi del Mediterraneo, secondo l’Unep, affinché prendano provvedimenti tempestivi ed efficaci per contenere i danni legati al cambiamento climatico e all’inquinamento, con misure quali lo stop ai sussidi alle energie non rinnovabili e all’estrazione delle acque.
Località | T°C |
---|---|
Siracusa | 28° |
Catania | 27° |
Messina | 26° |
Palermo | 25° |
Agrigento | 24° |
Crotone | 24° |
Oristano | 24° |
Foggia | 24° |
Grosseto | 24° |
Lecce | 24° |
Località | T°C |
---|---|
L'aquila | 14° |
Cuneo | 15° |
Biella | 17° |
Belluno | 17° |
Chieti | 17° |
Aosta | 17° |
Varese | 17° |
Potenza | 17° |
Lecco | 18° |
Campobasso | 18° |