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Continuano le ricerche dei dispersi tra le macerie, mentre sale il bilancio delle vittime e dei feriti.
Il bilancio delle vittime dopo il violento terremoto di magnitudo 7.0 che ha colpito tra Grecia e Turchia è sempre più drammatico, mentre si continua a cercare tra le macerie soprattutto nell’area di Smirne, dove si contano i danni maggiori. Per ora sono stati accertati 51 decessi e 896 feriti, mentre decine di migliaia di persone sono state sfollate.
I danni della potente scossa sono gravissimi: nell’area di Smirne una ventina di palazzi si sono letteralmente sgretolati, con numerosi crolli e danni a edifici nel raggio di 80 km circa. Lo sciame sismico ha generato anche uno tsunami che ha travolto abitazioni e negozi lungo la costa turca nel distretto di Seferhisar.
Il vicepresidente Fuat Oktay ha dichiarato che la valutazione dei danni sarà completata nel giro di 10 giorni e che nel frattempo almeno 26 edifici gravemente danneggiati saranno demoliti con urgenza. “Saranno allestite 3.880 tende per 21mila persone nei distretti di Bornova, Bayraklı, Buca e Konak”, ha affermato.
La terra nel Mare Egeo continua a tremare, ma sebbene alcune scosse abbiano raggiunto 5.1 di magnitudo – ad Ankara sono state registrate 489 scosse di assestamento, di cui 35 di magnitudo superiore a 4 – non si sono verificati altri eventi devastanti come il primo.
Il terremoto ha colpito venerdì 30 ottobre alle 12:51 con epicentro vicinissimo all’isola di Samos, nel Dodecaneso, a soli 68 km da Smirne. La scossa è stata avvertita in tutta la Grecia – ci sono stati diversi crolli anche ad Atene – ed è arrivata anche alle stazioni sismiche italiane, ma la sua potenza ha investito per gran parte la Turchia.
L’evento è stato generato dallo slittamento di una faglia nel settore meridionale della grande Placca Anatolica, che comprende quasi tutta la Turchia. La forte pressione della grande zolla verso la grande Placca Africana ha causato negli anni numerosi eventi sismici, il più devastante degli ultimi decenni risale al 17 agosto 1999, quando un terremoto devastante di magnitudo 7.1 provocò 15mila vittime radendo quasi del tutto al suolo Izmit.
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