WWF: le abitudini umane causano l’80% della deforestazione globale

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Dall’alimentazione all’abbigliamento, moltissime abitudini di consumo sono legate alla distruzione degli habitat e della biodiversità.

Gran parte della deforestazione globale è legata al nostro stile di vita, dalle abitudini alimentari alle scarpe che indossiamo, con conseguenze drammatiche per l’ambiente e la biodiversità. A lanciare l’allarme è il nuovo report del Wwf “Quanta foresta avete mangiato, usato o indossato oggi?”, che mette in luce quanto i consumi quotidiani siano legati alla distruzione degli habitat naturali, con l’Europa che contribuisce al 10% della deforestazione totale nel mondo.

Dal rito quotidiano del caffè per gli italiani, alla bistecca nel piatto, alle scarpe di pelle, moltissime abitudini fortemente radicate nella nostra vita nascono da processi che impattano su ambiente e clima, minacciando specie animali e vegetali. Negli ultimi 30 anni sono andati persi 420 milioni di ettari di terreno a causa della deforestazione, ricorda il report, una superficie pari a quella dell’Unione Europea. Circa 10 milioni di ettari vengono persi ogni anno per convertire le foreste in terreni agricoli, con le perdite più gravi nelle aree tropicali.

La distruzione delle foreste va fermata, avverte Isabella Pratesi, direttore conservazione di Wwf Italia, soprattutto delle più preziose. “Oggi il 40% della foresta pluviale amazzonica ha già raggiunto il punto di non ritorno”, afferma, aggiungendo che come consumatori abbiamo enorme responsabilità. “Il percorso della certificazione di prodotti di largo consumo, così come la riduzione di alimenti dietro i quali si nasconde la deforestazione, in primis carne bovina e soia per mangimi, sono l’unica strada percorribile”. A tal proposito l’organizzazione ricorda la campagna #Together4Forests, firmata già da oltre 1 milione di persone, per chiedere una legge europea contro la deforestazione.