Ghiaccio Artico: estensione minima anche nella prima parte di dicembre

Lo stato dei ghiacciai marini artici continua ad essere estremamente preoccupante. Nel mese di ottobre 2020 l’estensione media del ghiaccio ha toccato il minimo assoluto da quando abbiamo a disposizione le misure satellitari, mentre il mese di novembre ha fatto registrare il secondo valore più basso dopo quello del 2016.

Con l’inizio dell’inverno nell’emisfero boreale, il ghiaccio marina inizia fisiologicamente a crescere in estensione. Ma, purtroppo, anche il mese di dicembre non sembra in controtendenza con il periodo precedente.

Come si nota dai dati del grafico, a partire dal mese di ottobre, l’estensione del ghiaccio è sempre risultata inferiore alla media climatica ed anche inferiore ai valori negativi record del 2012-2013. In particolare l’estensione del ghiaccio è estremamente ridotta sul mare di Barents, sul lato Atlantico e sul mare dei Ciucki, sul lato Pacifico.

Da ottobre su queste aree le temperature medie a circa 1000 m di quota hanno fatto registrare anomalie termiche superiori di 4-6 gradi centigradi rispetto alla media climatica. Al suolo, invece, le anomalie positive di temperatura hanno raggiunto addirittura i 12 gradi centigradi!

L’estensione del ghiaccio durante l’inverno dipenderà direttamente dalle condizioni del vortice polare, descritte in modo sintetico dai valori dell’indice AO (Artic Oscillation).

Nel mese di novembre l’AO ha fatto registrare valori positivi , dunque il vortice polare da poco formatosi, ha confinato l’aria gelida alle latitudini polari permettendo una crescita, seppur contenuta e discontinua, del ghiaccio (soprattutto nella prima fase del mese di novembre).
In queste condizioni (AO +) l’aria fredda polare rimane intrappolata alle alte latitudini e le irruzioni gelide alle medie latitudini risultano molto più rare. Nella prima parte di dicembre, invece, l’indice AO mostra valori vicino allo zero in una condizione di neutralità.