L’Iceberg A68a sta andando in pezzi, salvi migliaia di pinguini antartici

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Con le recenti fratture del gigantesco iceberg il rischio di una collisione con la Georgia del Sud sembra definitivamente scongiurato.

L’ex iceberg più grande del mondo ha risparmiato la Georgia del Sud, con la quale c’erano stati i segnali di un impatto con il fondale, previsto in precedenza dalle immagini satellitari. Il rifugio di pinguini antartici dell’isola sarebbe quindi salvo, ora che sembra scongiurato il rischio di un ancoraggio della piattaforma di ghiaccio lungo la costa. Secondo quanto riportato dall’US National Ice Center (USNIC), l’A68a si è frantumato ora in una dozzina di pezzi, portando la colossale lastra di ghiaccio sempre più vicina alla fine.

Dopo il distacco dalla piattaforma Larsen C dell’Antartide settentrionale nel 2017, l’A68a misurava un’area di 6.000 km quadrati circa. Una volta preso il largo verso l’Oceano Atlantico, la gigantesca piattaforma, che è anche estremamente sottile rispetto alla sua estensione, ha iniziato a dividersi in pezzi a partire dall’aprile 2020, perdendo il primato di iceberg più grande del mondo nel giro di pochi mesi.

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La scorsa settimana, l’iceberg ha subito una frattura decisiva che l’ha diviso a metà, mentre si muoveva attraverso le acque più calde attorno al territorio britannico d’oltremare. In seguito, le due grandi porzioni si sono ulteriormente divise in 7 pezzi totale, per un numero complessivo di 13 blocchi dalla prima frattura.

I recenti sviluppi portano dunque una buona notizia per l’ecosistema dell’isola, minacciato dall’impatto e dall’ancoraggio della piattaforma, per i quali i ricercatori si erano già attrezzati con mezzi per monitorare i cambiamenti sottomarini nell’area della possibile collisione. Alla luce degli ultimi avvenimenti, il rischio di un impatto sembra del tutto estinto, con il colosso di ghiaccio che scompare lentamente nell’oceano.