Analisi lungo termine: severa ondata di gelo e neve verso metà mese? Possibilità in ascesa

Si fa sempre più probabile una severa ondata di gelo e neve su Europa orientale e Italia tra il 13 e il 17 febbraio, a causa della discesa di masse d’aria gelide continentali direttamente dal Lobo Siberiano del Vortice Polare, con estensione ed intensità che potrebbero risultare anche estreme e memorabili nel tempo…

Nelle precedenti analisi strato-tropo di dicembre e gennaio fu illustrato nel dettaglio lo stato del Vortice Polare Troposferico in questa stagione invernale, contraddistinto da una notevole debolezza a causa di flussi di calore derivanti dalle principali onde alto-pressorie, con una continua tendenza, da parte del “core” principale del Vortice Polare a redistribuzioni ad est in direzione del settore artico russo e siberiano. Il Lobo Siberiano del Vortice Polare chiaramente ha fatto registrare e registra estensioni e carichi di gelo in costante aumento rispetto al Lobo Canadese, meno intenso e più limitato nella sua estensione.

In siffatte impostazioni sinottiche proprio in queste ore un’onda alto-pressoria azzorriana è in risalita dall’Atlantico, in congiunzione con una cella di alta pressione polare. Vi è da dire che l’onda alto-pressoria azzorriana, in simile frangente, sarà abbastanza debole ed erosa dall’incedere del flusso zonale atlantico che risulterà teso, con vorticità in uscita da Terranova e Labrador in direzione dell’Atlantico e Mediterraneo occidentale. La grande quantità di gelo, presente sull’Europa settentrionale, soprattutto alle latitudini russe e scandinave non avrà così modo, temporaneamente, di allungarsi verso sud in direzione delle medie-basse latitudini europee e mediterranee almeno fino al 10 febbraio, riuscendo però ad interessare nelle prossime 72 ore, in maniera anche veemente le Isole Britanniche, la Germania, la Polonia, il Belgio e parte della Francia con nevicate localmente anche estese e abbondanti:

A partire dall’11-12 febbraio però, tenderà ad approfondirsi ed elevarsi una nuova onda alto-pressoria azzorriana di blocco, questa volta molto più forte della precedente e soprattutto in posizione più orientale tra Spagna, Francia, Isole Britanniche e in evoluzione in SCAND+. L’Indice MJO (Madden Julian Oscillation) nei suoi ultimi aggiornamenti contribuirà alla realizzazione delle impostazioni sinottiche appena descritte, con indice in fase 7 ma ormai previsto evolvere su territori molto vicini alla fase 8, con diversi cluster che iniziano ad entrarvi pienamente:

L’elevazione dell’onda alto-pressoria azzorriana metterà in moto verso sud una massa d’aria gelida direttamente dal Lobo Siberiano del Vortice Polare, la quale tenderà ad impattare sull’Europa orientale e Italia tra il 13 e il 17 febbraio, con una estensione e veemenza molto notevoli e che potrebbero risultare anche estreme. Isoterme a 850hpa (1450 mt) anche inferiori ai -20°C sono attese sull’Europa orientale, mentre sulla nostra Penisola non sono da escludere l’arrivo di isoterme anche inferiori ai -10°C a 850hpa. Ecco alcune mappe dei due principali modelli meteorologici GFS e ECMWF:

Andiamo infine a visionare le ENSAMBLE di tali modelli dato che parliamo ancora di un target temporale a 7-10 giorni e quindi i soli run deterministici hanno poco valore se non suffragati dalle rispettive ensamble:

Notiamo ormai una dinamica generale abbastanza delineata a 500hpa, a 850hpa diverse perturbazioni scendono ben al di sotto dei -5°C, con punte anche fino a -15°C. La media ormai è già di -6/-7°C sul versante adriatico centrale per il 14 e 15 febbraio per GFS, addirittura media già di ben di -9°C per ECMWF.

Per quanto riguarda le precipitazioni è ovviamente presto per parlarne ma dando una primissima lettura generale sarebbero ovviamente a prevalente carattere nevoso a tutte le quote e ad ora le regioni che potrebbero essere interessate maggiormente dalle nevicate, anche copiose, sarebbero proprio quelle centro-meridionali, soprattutto del versante adriatico.

Ovviamente va chiarito che trattandosi ancora di una linea di tendenza a 7-10 giorni nulla ancora è deciso sopratutto per l’Italia, per non parlare poi dei dettagli previsionali con eventuali modifiche sempre possibili, soprattutto per scale spaziali più limitate. Diverse cose dovranno essere ancora chiarite come appunto il preciso grado di interessamento della nostra Penisola, nonche’ le eventuali modalità e questo chiaramente sarà ben visibile solo quando le Ensamble modellistiche convergeranno tutte verso un univoco e specifico scenario. I prossimi giorni saranno decisivi per sciogliere definitivamente la prognosi per il target temporale 13-16 febbraio, in modo tale da impreziosirlo man mano con diversi dettagli previsionali… Restate connessi su Meteo in Diretta perchè ci saranno aggiornamenti di continuo in merito ad una fase dell’inverno che, se confermata con simili entità, potrebbe anche essere memorabile nel tempo…