Perseverance ha ufficialmente iniziato la ricerca di forme di vita su Marte

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Il rover sta testando il pacchetto di strumenti SuperCam raccogliendo i primi campioni sul suolo marziano.

La ricerca di antiche tracce di vita sul Pianeta Rosso è ufficialmente cominciata. Il rover Perseverance della NASA ha iniziato a raccogliere i suoi primi campioni sul suolo marziano attraverso il pacchetto di strumenti noto come SuperCam, che saranno analizzati al ritorno sulla Terra.

I dati raccolti forniranno agli scienziati “il Santo Graal dell’esplorazione planetaria”, ha affermato Jean-Yves le Gall, presidente del Centro nazionale francese per gli studi spaziali (CNES) e principale costruttore dell’osservatorio mobile. I campioni prelevati su Marte potrebbero “finalmente rispondere a questa domanda affascinante e fondamentale: c’è mai stata vita altrove oltre alla Terra?”.

Il rover è atterrato sul suolo marziano dopo un periodo di sette mesi nello spazio, inviando dopo pochi minuti le prime immagini del paesaggio roccioso del cratere Jezero, appena a nord dell’equatore del pianeta. Si potrebbe dire che lo strumento SuperCam è il fulcro di questa missione di astrobiologia, secondo Thomas Zurbuchen, vice capo della Direzione della missione scientifica della NASA: dotato di numerosi spettrometri, un laser e un dispositivo di registrazione audio, lo strumento montato sull’albero del rover è studiato per analizzare la chimica, la mineralogia e la composizione molecolare della caratteristica superficie rossa di Marte.

Prima del decollo, ci fu un grave incidente che rischiava di compromettere la missione, ha rivelato Scott Robinson di LANL. “L’ottica dell’unità albero è stata distrutta in uno strano incidente solo quattro mesi prima della consegna”, ha spiegato. “Il team si è affrettato a mettere insieme i pezzi di ricambio per ricostruire il telescopio da zero”. Più di 500 ingegneri e scienziati hanno contribuito al progetto, ha aggiunto.

In realtà, l’incidente si è rivelato poi una benedizione: nel riassemblare l’unità, gli ingegneri hanno scoperto un difetto nello specchio originale, che Robinson ha paragonato a quello del telescopio Hubble nella missione del 1990. Poco dopo il lancio, gli operatori si resero conto che lo specchio primario dell’osservatorio aveva un’aberrazione – in seguito corretta – che influiva sulla chiarezza delle immagini. Il team ha potuto quindi correggere l’errore prima del lancio, per puro caso.

Oggi Perseverance ha il compito di raccogliere oltre due dozzine di campioni di roccia e suolo, che saranno analizzati soltanto al rientro sulla Terra. I dati verranno prelevati nella zona del cratere di Jezero, dove gli scienziati ritengono che circa 3,5 miliardi di anni ci fosse un fiume che scorreva in un lago profondo, depositando sedimenti e quindi potenziali tracce di vita.

Perseverance è il quinto rover ad atterrare su Marte – tutti di proprietà della NASA. Tra poche settimane un piccolo aeromobile drone a bordo del rover, Ingenuity, tenterà il primo volo su un altro pianeta.