Perché i giorni della settimana si chiamano così?

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Il tempo è considerato da sempre un fattore fondamentale nelle nostre vite, che scandisce gli eventi naturali e tutte le attività che svolgiamo quotidianamente. Per ciascuna cultura e popolo il tempo viene percepito e calcolato diversamente, sebbene esista oggi una misurazione convenzionale per tutto il mondo. Tuttavia, i segni degli antichi metodi di misurazione del tempo sono ancora visibili nella lingua, e ne sono un esempio i giorni della settimana.

All’origine dei nomi dei giorni come li conosciamo oggi, che si differenziano per ogni lingua, esistono dei tratti ancestrali in comune, anche tra i due grandi gruppi– lingue derivanti dal latino e di origine germanica – che apparentemente conterebbero il tempo in modo diverso.

Nelle lingue europee derivanti dal latino (italiano, francese e spagnolo), i nomi dei giorni della settimana dal martedì al venerdì hanno origine dai nomi dei pianeti: Lunedì – Lundi – Lunes = “giorno della Luna”, Martedì – Mardi – Martes = “giorno di Marte”, Mercoledì – Mercredi – Miércoles = “giorno di Mercurio”, Giovedì – Jeudi – Jueves = “giorno di Giove” .

L’associazione dei pianeti ai giorni della settimana risale all’epoca dei Romani, i quali decisero, in base agli studi di Tolomeo, di considerare per ogni giorno il pianeta che si trovasse in asse con la Terra nella prima ora.

In inglese e tedesco, lo schema etimologico è ritrovabile nel sabato e nella domenica, dove Saturday o Samstag è il “giorno di Saturno”, mentre Sunday o Sonnstag è il “giorno del sole”. Anche i Romani si riferivano alla domenica come il giorno del sole, “solis dies”, successivamente cambiato in dies dominica con l’avvento del Cristianesimo.

Da notare come tra alcune lingue sia comune l’uso del suffisso che indica appunto “giorno” (-di in francese, -dì in italiano, -day in inglese e –tag in tedesco). Diversamente, nello spagnolo vediamo appena invariati i nomi dei pianeti corrispondenti ai giorni.

Come per quelle latine, nelle lingue germaniche ritroviamo l’associazione con la luna nel primo giorno della settimana: Monday – Montag = “giorno della luna”. A seguire, l’inglese e il tedesco si rifanno alle divinità nordiche Tiw o Thingsus (Tuesday – Dienstag), Odino o Woden (Wednesday – Wodenstag fino al X secolo, poi è tramutato in “Mittwoch”, ovvero “giorno a metà settimana”), Thor (Thursday – Donnerstag, da “donner” che sta per “tuono”) e infine Frija, moglie di Odino (Friday – Freitag).

Infine, nelle lingue di origine latina troviamo l’eccezione nel sabato e la domenica, che si rifanno ad uno schema etimologico a parte. La ragione va ricercata nell’influenza del Cristianesimo. “Sabato”, come “samedi” in francese e “sabado” in spagnolo, deriva dall’ebraico (shabbat), che vuol dire letteralmente “riposo” e richiama alle parole della Bibbia sul giorno in cui, dopo aver creato il mondo, Dio si riposò. A sua volta, la domenica, “dimanche” in francese e “domingo” in spagnolo, è il giorno consacrato al dominus (“signore” in latino), cioè a Dio.

Articolo originale: Tempo e tradizione