Aumentano gli eventi estremi in Italia, quali sono le possibili cause?

Sempre più spesso sentiamo parlare di “eventi atmosferici estremi”. La sensazione è che stiano aumentando a dismisura con il doppio effetto di impaurire ma anche di assuefare la popolazione a questa condizione. Ma quanto c’è di vero e quanto dobbiamo preoccuparci?

Eventi Estremi” ormai sono due parole che sentiamo nominare quotidianamente, quasi fino allo sfinimento. Sembra che l’atmosfera si stia ribellando tutto di colpo senza lasciarci scampo. Ma quanto c’è di vero in tutto ciò? Sovente siamo portati a incolpare l’informazione di segnalarci con “caparbietà” alcuni accadimenti, come se fossero l’unica notizia. Incolpiamo un poco gli altri, diciamo così. In realtà il ragionamento è estremamente…più complesso. Prima di snocciolare i numeri dobbiamo fare qualche ragionamento a priori.

  1. Cosa sono gli eventi estremi?
  2. Sono aumentati?
  3. Se si cosa è cambiato?

Per quanto riguarda il primo punto possiamo dire che gli eventi estremi sono degli eventi ambientali. atmosferici, oceanico etc. che manifestano un carattere, come l’intensità o la durata, al di fuori della media. Molto al di fuori della media. Diciamo che questi eventi sono estremi se mostrano caratteristiche che si vedono solo nel 5% dei casi più intensi in quella zona. Và da se che se mi trovo in Nord Atlantico, una tempesta con 80 km/h di vento e 5 metri di altezza delle onde, non è estrema. La stessa tempesta nel mar rosso, è estrema. La definizione di estremo non è banale. Un evento estremo atmosferico/oceanico può essere un tornado, una tempesta, un uragano molto intenso, una grandinata, una mareggiata etc. Diciamo che tutti gli eventi sono potenzialmente estremi sul nostro bacino.

Questi eventi sono aumentati negli anni? Questa domanda trova risposta nel report “Osservatorio Clima Città” di Legambiente (anno 2020). Il report mostra come alcuni eventi estremi sono aumentati significativamente in Italia. Come mostrano le seguenti immagini in generale gli eventi estremi , dal 2010 al 2020, sul territorio italiano sono passati da una frequenza di circa 15 a circa 200 all’anno.

Più in dettaglio le piogge intense sono passate da 5-6 eventi anno a 80-85 eventi anno.

Le esondazioni (in parte legate alle precipitazioni) hanno visto una aumento di frequenza che va da 2 eventi anno a 15, e le trombe d’aria da 1 a circa 70.

Nello stesso verso procedono ondate di calore, tempeste etc. Il verso è lo stesso delle temperature medie globali.

Nonostante “Correlation is not causation” va detto che in questo aumento degli eventi estremi, il nesso con l’aumento delle temperature globali non è difficilmente spiegabile. fior fiore di ricerche mettono in evidenza come la maggiore energia contenuta in mare ed atmosfera può causare eventi più intensi, e dunque, al netto, anche se gli eventi normali diminuirebbero, quelli estremi potrebbero aumentare. Questo segue una ricerca del 2020 che segnala come il calore prodotto dall’uomo dal 1970 sia per il 92% contenuto in mare e solo il 2-3% in atmosfera. In pratica noi vediamo l’effetto di una piccola percentuale dii calore che abbiamo immesso in atmosfera e mare. E se lo vedessimo di colpo tutto?

Probabilmente la situazione diventerebbe incontrollabile. E qui arriviamo al terzo punto. Cosa è cambiato negli anni?

Di sicuro è cambiato il modo in cui guardiamo e cerchiamo questi eventi. Si sono moltiplicate le reti di monitoraggio e le tecniche di osservazione. Ma questo non basta. Nel 2010 non eravamo all’età della pietra, gli allagamenti li vedevamo chiaramente, cosi come le esondazioni e le precipitazioni estreme. Dunque se non è cambiato radicalmente il modo in cui cerchiamo gli eventi estremi, probabilmente è mutato il numero di eventi.

Nonostante questo non dobbiamo farci prendere dallo sconforto. La razza umana sa adattarsi abbastanza bene, e nei limiti dell possibile, all’ambiente in cui vive. Dobbiamo smettere di inquinare e produrre CO2 in maniera indiscriminata e mitigare le aree a rischio.

Articolo di Giacomo Zeno Carniel del 29 Aprile 2021 alle ore 10:53

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