Buone notizie per le tartarughe marine, in Italia è record di nidificazioni

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In un’estate che probabilmente passerà alla storia per i disastri climatici che si sono verificati in più parti del mondo giungono anche buone notizie: le tartarughe Caretta caretta hanno segnato un nuovo record di nidificazioni in Italia. Lo fa sapere Legambiente, annunciando che dall’inizio della stagione sono stati  censiti almeno 179 nidi di questa specie, la più comune nel Mediterraneo. Si tratta di un dato soprendente, dove una delle specie più minacciate secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) potrebbe dare promettenti segni di ripresa.

Il monitoraggio ha individuato la Calabria, la Campania e la Sicilia tra i siti preferiti dalle tartarughe per depositare le loro uova, ma i dati rivelano la nidificazione si è spinta anche nelle regioni più settentrionali, con il nido più a nord mai registrato nel bacino del Mediterraneo individuato a Jesolo.

Le tartarughe Caretta caretta sono particolarmente esposte ai pericoli in mare e in prossimità delle spiagge, principalmente a causa delle attività umane. Diventa sempre più difficile per questa specie proliferare, talvolta anche per la riconversione dei territori dove tendono a ritornare per deporre le uova. Tuttavia, sembra che l’attenzione e il supporto per questi animali in pericolo stia crescendo in Italia, con gli stabilimenti balneari che si impegnano a salvaguardarli.

Negli ultimi anni i “Lidi amici delle tartarughe marine” sono arrivati a circa 500 in tutto il Paese e si impegnano a collaborare con i centri di salvataggio, nel recupero delle tartarughe ferite, a diffondere informazione e adoperarsi in attività a sostegno della specie come la pulizia manuale delle spiagge e la riduzione dell’inquinamento luminoso e acustico durante le ore notturne.

Il contributo degli stabilimenti balneari è fondamentale non solo per sensibilizzare turisti e bagnanti, ma anche per segnalare la presenza di nidi e garantire un intervento tempestivo nella tutela delle tartarughe in difficoltà, soprattutto in litorali che ospitano milioni di persone ogni anno. Il censimento di nidi più a nord suggerisce inoltre che le azioni di tracciamento e salvaguardia sono sempre più vitali per la specie in pericolo, che tende a migrare a causa dell’aumento delle temperature marine legato al cambiamento climatico.

Quest’anno, segnala Legambiente, le numerose segnalazioni da parte dei cittadini hanno permesso  un’azione capillare nel tracciare i nidi delle tartarughe. L’associazione ha attivato a tal proposito il servizio di SOS per segnalare la presenza di nidi o esemplari sulle spiagge italiane, inviando un sms o Whatsapp al numero 3492100989.