Il ghiaccio che fonde cambia correnti e clima

Enormi quantità di ghiaccio diventano acqua dolce che raggiunge i mari e ne cambia la circolazione.

Il Sesto Rapporto IPCC sul cambiamento climatico (Climate Change 2021: The Physical Science Basis) conferma il ruolo dei ghiacci nel determinare il clima del nostro Pianeta.

Il Report certifica come siano quasi 250 i miliardi di tonnellate di ghiaccio “persi” ogni anno nel decennio 2010-19 dalla regione della Groenlandia, finiti nell’oceano a modificare il percorso della Atlantic Meridional Oceanic Circulation (AMOC). Si tratta della più importante corrente nord atlantica, della quale fa parte la nota corrente del Golfo, che conseguentemente sta subendo significative variazioni, registrando un “rallentamento” di circa 3 milioni di metri cubi al secondo.

Parliamo di enormi volumi di ghiaccio che fondono, pari a circa tremila volte il peso del Colosseo al giorno. Le enormi “iniezioni” di acqua dolce che ne derivano stanno quindi modificando i bilanci di temperatura e salinità alla base della circolazione generale degli oceani, con un impatto notevole sulle condizioni climatiche del Nord Europa.

Questo fenomeno, unito al progressivo surriscaldamento globale, rende evidente l’influenza giocata dagli oceani quando si parla di cambiamento climatico sollevando la necessità di farvi fronte anche in relazione all’andamento delle correnti.

Il clima di casa nostra dipende anche dai ghiacci che stanno scomparendo a migliaia di chilometri di distanza: nell’affrontare la crisi dell’emergenza climatica è necessario tenerne conto.