Le attività umane sono la causa principale dei problemi dell’oceano

L’uomo ha un impatto estremamente negativo sulle acque del Pianeta: ecco i dati svelati dal Sesto Rapporto IPCC.

I punti principali del Rapporto IPCC mostrano che le attività dell’uomo sono senz’ombra di dubbio le cause principali del cambiamento climatico: infatti, fenomeni come la fusione delle calotte polari, l’aumento del livello del mare, il riscaldamento delle acque e la loro acidificazione sono probabilmente irreversibili, almeno per il prossimo millennio.

Dando uno sguardo all’Artico, si nota come questa regione si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale degli ultimi 50 anni. Tutte le previsioni vedono un Artico quasi totalmente privo di ghiacci entro il 2050.

Stephanie Henson, membro del National Oceanography Centre, afferma che questo rapporto contiene l’evidenza scientifica di un cambiamento climatico quasi totalmente indotto dall’uomo, rivelando anche l’impatto che tutto ciò avrà sugli oceani, sull’atmosfera e sulla terraferma; risulta sempre più difficile rispettare gli accordi di Parigi, che imponevano l’obiettivo di mantenere l’aumento delle temperature sotto 1,5°C.

I dati sembrano poi mostrare come la pompa biologica del carbonio sia una componente importantissima del ciclo del carbonio nell’oceano, ma si è ancora dubbiosi su come possa aiutare l’atmosfera a ritrovare i valori corretti di CO2.