L’era della benzina rossa è ufficialmente finita

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Addio alla “Super”: nel mondo ci saranno 1,2 milioni di morti premature in meno.

Per quasi un secolo la benzina al piombo ha inquinato l’ambiente e danneggiato la salute umana. Ora l’agenzia per la protezione ambientale delle Nazioni Unite (Unep) festeggia finalmente questa “pietra miliare”, una vittoria che consentirà di evitare 1,2 milioni di morti premature e farà risparmiare 2.400 miliardi di dollari all’anno.

Fino a poco meno di 20 anni fa, erano 117 i paesi che ancora utilizzavano benzina al piombo. A luglio 2021 sono esauriti gli ultimi stock rimasti in Algeria, così è giunta la fine di questo carburante altamente inquinante e nocivo per la salute. Si tratta di una svolta importante, che inciderà significativamente sia in termini di costi economici che nel contrasto del cambiamento climatico.

Sebbene la benzina rossa sia stata introdotta quasi cent’anni fa, i danni legati all’uso di questo carburante ampiamente diffuso in tutto il mondo sono emersi già nei primi anni. Il primo segnale ci fu in una raffineria della compagnia petrolifera statunitense Standard Oil nel 1924, dove 5 operai morirono in seguito all’esposizione al combustibile e altre decine furono ricoverati.

Diverse ricerche scientifiche hanno poi stabilito che la benzina al piombo è in grado di contaminare l’aria, le polveri, il suolo, l’acqua potabile e i campi coltivati, con effetti gravi sulla salute umana. L’esposizione può infatti provocare disfunzioni cardiache, tumori, danni allo sviluppo cerebrale e alla capacità di apprendimento nei bambini.

Il direttore esecutivo dell’Unep Inger Andersen descrive l’applicazione definitiva del divieto come “un’enorme pietra miliare per la salute globale e il nostro ambiente”. In questo modo ci lasceremo alle spalle “un secolo di morti e malattie che hanno colpito centinaia di milioni di persone e degradato l’ambiente in tutto il mondo”, compiendo un passo fondamentale per “cambiare in meglio la traiettoria dell’umanità attraverso una transizione accelerata verso veicoli puliti e mobilità elettrica”.

Ci sono voluti molti anni, però, per dire addio a questo tipo di carburante a livello mondiale. Negli anni ’70 la benzina al piombo era ancora la più diffusa, con i primi divieti partiti dagli Stati Uniti, ma anche paesi come Cina e India. In Italia è stata bandita nel 2002, con una percentuale ridotta dello 0,03% del totale destinato alle auto storiche. Nelle economie più fragili, come l’Africa subsahariana, l’abbandono della benzina rossa è stato molto più lento.

Articolo di Erika del 01 Settembre 2021 alle ore 16:11

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