E’ stato creato un nuovo atlante online che permette di monitorare ciò che si trova a fino 15 metri sotto il livello del mare: ecco la nuova invenzione dell’Arizona State University.
I coralli e le barriere coralline potrebbero avere un’ulteriore possibilità di resistere: ecco come una mappa online può essere utile alla salvaguardia degli ecosistemi marini.
Mettendo a disposizione di tutto il mondo un completissimo atlante che fornisce informazioni su ciò che accade nei primi 15 metri di profondità di mari e oceani, il Center for Globale Discovery and Conservation (Arizona State University) spera che eventuali decisioni politiche sulle zone protette possano essere prese più velocemente, consentendo azioni rapide ed efficaci atte a salvare la biodiversità presente nelle acque del nostro Pianeta.
Oltre a essere uno strumento estremamente utile per prendere decisioni coordinate, l’atlante servirà anche a monitorare lo stato delle barriere coralline, raccogliendo dati riguardanti la loro continua degradazione.
I dati dell’UNEP (l’agenzia dell’ONU che si occupa degli aspetti ambientali) sono piuttosto sconfortanti, prevedendo che vedremo gran parte dei coralli vittima di sbiancamenti in appena 13 anni, fino a rischiare di perderli tutti.
E’ ormai risaputo che i coralli vivranno momenti estremamente difficili nei prossimi anni, ma proprio per questo va fatto di tutto per tentare di mitigare questo processo di sbiancamento, e questo atlante potrebbe essere decisamente utile alla causa.
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