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Due nuove bocche eruttive si sono aperte sul fianco del cono attivo, riversando fiumi di lava.
Nelle ultime ore l’attività del vulcano Cumbre Vieja si è nuovamente intensificata causando nuove evacuazioni e la cancellazione dei voli aerei per La Palma. Nella giornata di venerdì sono state segnalate diverse esplosioni e l’apertura di nuovi punti eruttivi sul fianco del cono attivo del vulcano, che da giorni continua senza sosta a emettere materiale piroclastico e gas vulcanici.
Oltre ad un’enorme nuvola di cenere densa che si è diffusa nell’aria, fiumi di lava hanno ripreso a scorrere dalle due nuove bocche eruttive, causando numerosi danni e costringendo circa 400 persone a lasciare le proprie case. L’ordine di evacuazione è stato emesso dalle autorità nella città di El Paso i nuovi violenti episodi eruttivi, arrivando così a circa 6.500 persone tra abitanti e turisti evacuati dall’area questa settimana.
Secondo il Programma Copernicus Earth Obervation dell’Unione Europea, finora la lava ha distrutto 390 edifici e coperto più di 1,8 km2 di terreno. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale spagnolo ha fatto sapere ieri mattina che la lava arriva a 10-12 metri di altezza, mentre la colonna di gas emessa dal vulcano raggiunge i 4.500 metri di altezza. Per i danni a La Palma, che superano i 400 milioni di euro, il primo ministro Pedro Sanchez ha annunciato la richiesta di aiuti finanziari in quanto zona colpita da catastrofe naturale.
Nel frattempo crescono le paure per il livello di tossicità nell’aria a causa delle alte concentrazioni di gas vulcanici. Oltre all’anidride solforosa e altre sostanze irritanti per l’apparato respiratorio, a preoccupare è l’avvicinamento della lava verso la costa: a contatto con l’acqua, la lava fusa potrebbe generare nubi di gas tossici altamente nocivi per la salute umana e per l’ambiente marino. Per ora, stando alle rilevazioni satellitari, la lava sta rallentando ed è a 2,1 km di distanza dalla costa.
L’eruzione a La Palma, dove vivono circa 85.000 persone, è avvenuta a distanza di 50 anni dall’ultima. L’episodio del 1971 fu collegato all’eruzione di una bocca nota come Teneguia, sul lato meridionale dell’isola, appartenente alla stessa catena vulcanica.
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