Scoperto un nuovo esopianeta 6 volte più massiccio della Terra

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L’oggetto rilevato da TESS è stato classificato come un caldo “mini-Nettuno”.

Un team internazionale di astronomi ha rilevato un nuovo mondo utilizzando i dati del Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA, in transito su una luminosa nana rossa. L’esopianeta TOI-1201b, che si presenta come un caldo mini-Nettuno, sarebbe circa 6 volte più massiccio della Terra.

L’indagine di TESS si sta svolgendo su circa 200.000 stelle vicino al sole con l’obiettivo di trovare esopianeti in transito. Finora ne ha identificati più di 4.500 – TESS Objects of Interest (TOI) – di cui sono stati confermati 155. L’esopianeta designato come TOI-1201 è stato identificato nella curva luminosa della nana rossa M dagli scienziati del Max Planck Institute for Astronomy di Heidelberg, in Germania.

Lo studio, guidato da Diana Kossakowski, afferma che TOI-1201b è circa 2,41 volte più grande del nostro pianeta e ha una massa pari a 6,28 quella terrestre, la sua densità è quindi di circa 2,45 g/cm3. Il pianeta orbita intorno alla sua stella madre completando ogni giro in 2,49 giorni, ad una distanza da essa pari a circa 0,0287 unità astronomiche (UA). La temperatura media su questo esopianeta sarebbe di circa 703 K, pertanto gli scienziati l’hanno classificato come un Nettuno caldo.

TOI-1201b potrebbe però non essere il solo a ruotare attorno alla sua stella madre. Gli astronomi ritengono che possa esserci un altro esopianeta in orbita attorno ad essa, in base alle misurazioni della velocità radiale (RV), che hanno mostrato un altro segnale di natura planetaria. L’oggetto in questione potrebbe raggiungere, secondo le misurazioni, fino a 27 volte la massa terrestre. Ma sono necessari ulteriori studi per confermare tale ipotesi.

“Ulteriori misurazioni RV sono, tuttavia, necessarie per smentire o confermare una natura planetaria del segnale”, scrivono i ricercatori nello studio pubblicato su arXiv.org, “il che potrebbe fornire maggiori informazioni sulla struttura dei sistemi multiplanetari”.