Era glaciale: cos’è e quando si verifica

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Quando si verifica un’era glaciale? Quanto dura? Quanti eventi simili ha vissuto la Terra? Come tanti fenomeni naturali, non è facile trovare una definizione precisa di cosa sia un’era glaciale. Si tratta innanzitutto di un periodo prolungato in cui il pianeta è relativamente più freddo, ma più precisamente, il clima deve essere sufficientemente freddo perché si formino i ghiacci permanenti.

Nella definizione di era glaciale un aspetto fondamentale è il “risultato” del raffreddamento prolungato, ovvero lo sviluppo di calotte glaciali continentali nei due emisferi, settentrionale e meridionale, e la crescita dei ghiacciai nelle catene montuose come le Alpi, l’Himalaya, le Ande.

Ma un ruolo cruciale lo gioca anche il tempo: affinché un’era glaciale possa essere definita tale, deve durare un periodo di tempo geologicamente significativo. L’insieme di tutti questi fattori determina un’era glaciale, cui segue la copertura di una vasta area di ghiaccio da milioni o addirittura centinaia di milioni di anni.

Le ere glaciali possono tuttavia variare in termini di temperatura. Durante l’era nel suo complesso possono esserci periodi meno freddi di altri, con variazioni nella copertura di ghiaccio globale tra calotte continentali, ghiacciai di valle e ghiaccio marino. Possiamo distinguere i periodi dell’era glaciale in due grandi gruppi: “stadiali” quando le temperature sono più fredde, “interstadiali” quando le fasi sono più calde.

Alcune regioni ai margini di estese calotte glaciali o grandi ghiacciai, come la tundra russa, sono caratterizzate da un ambiente costantemente freddo, con il terreno ghiacciato per gran parte dell’anno. In questi ambienti definiti “periglaciali” le stagioni di fioritura e crescita sono molto brevi e la fauna selvatica particolarmente resistente.  

Ma quanto deve essere fredda la Terra per produrre un’era glaciale?

Oggi la temperatura media globale è di circa 16°C. L’analisi delle temperature degli ultimi 500 milioni di anni – in base a rilievi come sedimenti dei fondali oceanici – indica che la temperatura globale media è variata tra -10 °C e +30 °C. Durante il massimo glaciale più recente (stadiale, da 23.000 a 11.000 anni fa) la temperatura media globale era di circa 8 °C e -2°C nelle regioni polari. I periodi senza ghiaccio degli ultimi 500 milioni di anni corrispondono invece a temperature globali media di oltre 20 °C.

Non esiste un periodo minimo per stabilire un’era glaciale, ma parliamo di “piccole ere glaciali” riferendoci a periodi più freddi della storia, come tra il XIII e il XVIII secolo. Tale periodo fu caratterizzato da inverni più lunghi e freddi e estati più brevi e fresche, mentre i fiumi dell’Europa occidentale si ghiacciavano regolarmente in inverno.

Secondo i geologi, la Terra ha vissuto almeno 6 grandi ere glaciali. La più antica risale a 2.900-2780 milioni di anni fa, mentre la più recente è quella che stiamo vivendo adesso, la tarda era glaciale cainozoico-quaternaria, iniziata circa 34 milioni di anni fa con la glaciazione dell’Antartide.

Tra un’era glaciale e l’altra sono passati tra i 300 e i 30 milioni di anni ed esse sono state caratterizzate da estremi di temperatura variabili. Gli esperti ritengono che circa 700 milioni di anni fa il ghiaccio abbia raggiunto addirittura l’equatore. Ma in linea di massima la copertura glaciale è prevalentemente limitata alle regioni polari e alle catene montuose.

Molti fattori concorrono nello sviluppo di un’era glaciale, a partire dalle variazioni dell’orbita terrestre (cicli di Milankovitch), riduzioni nelle emissioni di energia solare, concentrazioni  di gas serra in atmosfera, variazioni delle correnti oceaniche, attività tettonica, configurazioni continentali, periodi di formazione delle montagne e vulcanismo globale. In generale, un’era glaciale si considera al termine quando la Terra si riscalda abbastanza da far ritirare drasticamente o scomparire completamente la copertura di ghiaccio.