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Le temperature su WASP-76b potrebbero essere ancora più calde di quanto pensassimo.
Lo studio degli esopianeti continua a fornire agli astronomi informazioni nuove e affascinanti sulle realtà di altri mondi al di fuori del nostro sistema solare. Tra questi WASP-76b sorprende per una caratteristica alquanto singolare, che gli fa guadagnare a pieno titolo il soprannome di “pianeta infernale”. Le temperature superficiali su questo pianeta, quasi delle dimensioni di Giove, sono infatti talmente calde che dal cielo piove ferro, addirittura più calde di quanto si pensasse in precedenza, secondo un nuovo studio.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione in seguito alla scoperta del calcio ionizzato, un elemento che necessita di temperature significativamente calde per la formazione. Studi precedenti avevano stabilito che le temperature superficiali diurne di WASP-76b arrivassero a circa 2.246 °C, ma secondo le nuove analisi, pubblicate su Astrophysical Journal Letters, potrebbero essere sottostimate.
La presenza di calcio rilevata è particolarmente significativa, afferma l’astrofisica Emily Deibert dell’Università di Toronto, in Canada. “Questa firma spettrale del calcio ionizzato potrebbe indicare che l’esopianeta ha venti molto forti nell’alta atmosfera, o che la sua temperatura atmosferica è molto più alta di quanto pensassimo”, afferma.
Per osservare le temperature del pianeta di giorno e di notte, i ricercatori hanno utilizzato i dati del Gemini North Telescope alle Hawaii, sfruttando le tecniche di spettroscopia. Ciò consente di rilevare ogni dettaglio su un esopianeta, dalla rotazione ai modelli del vento in superficie, anche a distanze di centinaia di anni luce dalla Terra.
Scoperto nel 2016, WASP-76b dista dal nostro pianeta circa 640 anni luce. Diversamente dalla Terra, questo pianeta ha sempre lo stesso lato rivolto verso la sua stella. Nella regione diurna, le temperature sono così alte da vaporizzare il ferro, che potrebbe cadere sotto forma di pioggia sul lato notturno, leggermente meno caldo. Ma la distanza dalla sua stella, peraltro leggermente più calda del nostro sole, è comunque estremamente ridotta, tanto che l’orbita di WASP-76b viene completata in appena 1,8 giorni terrestri.
Lo studio rientra in un progetto che ha lo scopo di analizzare nel dettaglio almeno 30 esopianeti, chiamato Exoplanets with Gemini Spectroscopy (ExoGemS), per migliorare la comprensione delle diverse atmosfere esistenti nello spazio extrasolare e avere un quadro più completo dei mondi alieni, “da quelli abbastanza caldi da ospitare pioggia di ferro ad altri più simili alla Terra”.
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