Una recente analisi ha dimostrato come nelle aziende italiane i livelli di determinate emissioni siano decisamente negativi, rendendosi fortemente responsabili di un aumento della temperatura globale.
Il conseguimento degli obiettivi imposti dall’Accordo di Parigi è decisamente lontano per l’Italia: il rapporto di Carbon Disclosure Project (CDP) sottolinea come le aziende del nostro paese siano su una strada completamente diversa rispetto a quella che dovrebbero seguire in modo tale da rispettare le promesse climatiche pattuite.
La soglia massima imposta dall’Europa per quel che riguarda l’aumento delle temperature, infatti, è di 2°C, mentre l’Italia sta viaggiando spedita verso un aumento di 2,8°C, rendendo ormai praticamente impossibile sperare in un cambiamento di rotta.
Su 194 aziende prese in considerazione dallo studio di CDP, sono solo 25 le aziende che sembrerebbero essere in linea con gli obiettivi futuri, mentre le restanti 169 continuano a registrare livelli di emissioni decisamente sopra i valori sperati, e finiranno quindi per condannare l’Italia e il mondo intero a un massiccio aumento delle temperature.
Località | T°C |
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Bari | 32° |
Siracusa | 31° |
Foggia | 31° |
Catania | 30° |
Ascoli Piceno | 30° |
Lecce | 30° |
Macerata | 30° |
Agrigento | 30° |
Brindisi | 29° |
Fermo | 29° |
Località | T°C |
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Aosta | 18° |
Sondrio | 22° |
Sassari | 23° |
Gorizia | 23° |
Belluno | 24° |
L'aquila | 24° |
Nuoro | 24° |
Varese | 24° |
Potenza | 24° |
Biella | 24° |