Coloro che appartengono all’ 1% delle persone più benestanti sulla Terra saranno protagonisti di un aumento della produzione di CO2 che condannerà il pianeta.
Di giustizia climatica si era già parlato pochi giorni fa, quando la Scozia, prima tra i paesi occidentali, ha donato fondi per riparare i danni dovuti a fenomeni climatici estremi nei paesi più bisognosi. Nelle ultime ore, sono uscite delle previsioni riguardanti l’aumento delle emissioni di CO2 a opera dei più ricchi, facendo riflettere ancor di più su questo concetto di giustizia climatica.
L’ultimo rapporto di Oxfam dimostra come, entro il 2030, l’ 1% più ricco del mondo emetterà livelli di CO2 30 volte maggiori ai livelli che consentirebbero di limitare l’aumento delle temperature a 1,5°; di conseguenza, gli obiettivi imposti dall’Accordo di Parigi non verrebbero rispettati.
Si prevede che, entro fine decennio, ogni individuo appartenente a questo 1% sarà responsabile dell’emissione di circa 70 tonnellate di CO2 annue: sono dati decisamente allarmanti, soprattutto considerando che la metà più povera della Terra arriverà a produrre un massimo di 1 tonnellata di CO2 pro capite all’anno.
E’ sempre stato accertato il fatto che vi sia un abisso tra ricchi e poveri nella nostra società, ma, di questo passo, la disuguaglianza climatica finirà per condannare tutta la popolazione mondiale.
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