Sorpresa alla COP26: Cina e USA trovano un accordo sul clima

Tempo di lettura: 2 minuti.

L’annuncio dopo settimane di negoziati e critiche tra le due maggiori economie mondiali.

I due maggiori emettitori di gas serra al mondo hanno trovato un accordo sulle misure per combattere il cambiamento climatico. L’annuncio è arrivato a sorpresa mercoledì 10 novembre durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), riporta Reuters. Le due potenze mondiali hanno concordato un quadro che include la definizione degli obiettivi di riduzione delle emissioni più ambiziosi, la riduzione della deforestazione e delle concentrazioni di metano, con lo scopo comune di restare al di sotto della soglia di riscaldamento globale di 1,5 °C, obiettivo fissato originariamente con l’Accordo di Parigi nel 2015.

“Il cambiamento climatico sta diventando una sfida sempre più urgente”, ha detto alla stampa durante la conferenza Xie Zhenhua, portavoce della delegazione cinese. “Speriamo che questa dichiarazione di adesione contribuisca a raggiungere il successo alla COP26”. Parole che riecheggiano nell’affermazione dell’inviato speciale USA per i cambiamenti climatici, John Kerry: “Le due maggiori economie del mondo hanno deciso di lavorare insieme in questo decennio decisivo”, ha dichiarato.

L’accordo si è rivelato inaspettato per molti durante la conferenza, soprattutto dopo una serie di critiche e disappunti mossi a vicenda. L’ex presidente degli USA Barack Obama aveva duramente criticato la Cina e la Russia per la “pericolosa mancanza di urgenza” nella lotta ai cambiamenti climatici, con Xie che ha risposto a Washington dicendo che la Cina “non è come alcuni paesi che si sono ritirati dall’Accordo di Parigi dopo essere entrati in trattative”.

I battibecchi tra leader mondiali potrebbero risultare persino divertenti, se non fosse che le conseguenze delle azioni intraprese oggi potrebbero mettere a rischio l’umanità. Ma pare che i negoziati tra Kerry e Xie nelle ultime settimane siano culminati in un risvolto positivo, secondo The Guardian. Parliamo comunque di un accordo non definitivo, che potrebbe subire dei cambiamenti in futuro, ma che lascia sperare in un enorme passo avanti nella lotta al cambiamento climatico, soprattutto quando i protagonisti sono le due maggiori economie mondiali.