Lo studio presentato alla COP26 di Glasgow dimostra come la foresta pluviale più estesa del pianeta rischi di non resistere alla deforestazione: servirà un repentino cambio di approccio per sperare di cambiare la situazione.
Le azioni umane stanno minacciando gravemente il futuro della Foresta Amazzonica: più di un terzo della regione in questione risulta essere deforestato o quantomeno degradato.
Alcune aree risultano essere già totalmente irrecuperabili (soprattutto nelle zone sud-orientale e settentrionale, dove la foresta è deteriorata circa del 70% ), ma la speranza è ancora viva per il resto dell’Amazzonia, anche se servirebbero azioni immediate per tentare di salvarla.
A peggiorare la situazione, inoltre, vi sono anche i cambiamenti climatici, che stanno rendendo la foresta un luogo sempre meno umido, facilitando la formazione e la propagazione di incendi capaci di radere al suolo immense superfici boschive.
Per cercare di trovare al più presto soluzioni veloci e facilmente applicabili, gli scienziati di tutto il mondo si stanno organizzando per formare il SPA (Social Panel for the Amazon), che mira a fornire continui aggiornamenti su ciò che accade in Amazzonia.
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