Dopo giorni ricchi di forti precipitazioni, la provincia canadese della British Columbia sta continuando a soffrire il fenomeno dei “fiumi volanti”, che il cambiamento climatico sta nettamente amplificando.
Sono già 4 le vittime registrate in British Columbia dopo giorni di violente alluvioni; la provincia canadese continua a essere colpita da piogge record dovute ai cosiddetti “fiumi volanti”.
Il fenomeno dei fiumi volanti (o atmosferici) si verifica quando le colonne di vapore acqueo provenienti dalle regioni più tropicali vengono trasportate in giro per il pianeta, finendo per assumere forme più strette e allungate (a cui devono l’appellativo di fiumi). Una volta giunte in contatto con la superficie, queste colonne di vapore causano intense precipitazioni in un’area relativamente ristretta.
I fiumi volanti, di per sé, non sono nulla di particolarmente preoccupante; ciò che preoccupa, però, sono i dati registrati dalla NASA, che affermano che, entro fine secolo, queste colonne di vapore aumenteranno di volume (25%), ma diminuiranno di frequenza (-10%). Il rischio è che la loro intensità finisca per aumentare di oltre il 50% entro il 2100, causando danni sempre più ingenti in tutto il mondo.
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