Nuovi studi mostrano come lo sbiancamento dei coralli continuerebbe anche se si riuscisse a mantenere il riscaldamento globale sotto gli 1,5°C previsti dall’Accordo di Parigi.
Il futuro delle barriere coralline nel mondo è sempre più a rischio: recenti statistiche hanno previsto che, con un riscaldamento globale contenuto sotto la soglia limite di 2°C, il processo di sbiancamento dei coralli verrà limitato solo in parte. Questo, però, non significa che il processo di contenimento dell’aumento delle temperature sia del tutto inutile per la vita di questi organismi.
Il problema non si risolverebbe neppure mantenendo temperature entro il limite di 1,5°C proposto in secondo luogo dall’Accordo di Parigi: ciò nonostante, il numero di fenomeni di sbiancamento di vasta scala scenderebbe dalle 5 volte ogni 10 anni previste nel caso si verificasse un aumento delle temperature di 2°C a 3 volte per decennio, causando inoltre una diminuzione dell’intensità dello stress termico a cui i reef verranno esposti.
E’ dunque molto importante limitare il più possibile il riscaldamento globale per tentare di salvaguardare nel miglior modo possibile le barriere coralline, nonostante il loro futuro sia in estremo pericolo.
Località | T°C |
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Siena | 10° |
Genova | 10° |
Viterbo | 10° |
Savona | 10° |
Pistoia | 10° |
Rovigo | 9° |
Arezzo | 9° |
Trieste | 9° |
Rieti | 9° |
Trento | 9° |
Località | T°C |
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Prato | 10° |
Imperia | 10° |
Isernia | 10° |
Campobasso | 10° |
Potenza | 10° |
Ravenna | 10° |
Lucca | 10° |
Pisa | 11° |
Firenze | 11° |
Frosinone | 11° |